Il Bor è penultimo ma Oberdan ci crede: «Abbiamo fiducia»

TRIESTE. Servolana in crescita, Breg e Don Bosco a corrente alterna e Bor oramai in crisi. Il campionato regionale di C2 di basket ha chiuso la fase del 2013 con le squadre triestine poco propense...

TRIESTE. Servolana in crescita, Breg e Don Bosco a corrente alterna e Bor oramai in crisi. Il campionato regionale di C2 di basket ha chiuso la fase del 2013 con le squadre triestine poco propense alla continuità e al momento tutte distanti dai quartieri alti della classifica, dove invece svettano appaiate le capoliste a quota 26, la Falconstar e la Calligaris Corno, quest'ultima reduce da 12 vittorie consecutive.

Il dato più preoccupante riguarda il Bor Radenska, relegato in penultima posizione a 6 punti assieme alla Pallacanestro Monfalcone, compagine che tra l'altro ha appena accettato le dimissioni dell'allenatore Cicciarella. Il Bor invece mantiene l'assetto tecnico e confida in una immediata reazione nel 2014, con scintille che provengano magari proprio dai suoi giovani o dalla esplosione di un parco lunghi ancora quasi a salve: «Se guardiamo alla classifica la situazione è grave ma all'interno del gruppo abbiamo ancora fiducia – garantisce Dean Oberdan, il coach del Bor Radenska –. E' vero, i nostri lunghi stentano soprattutto in difesa e i numeri lo confermano e allora non ci resta che una sola cosa: lavorare e lottare. In questa categoria, dove giocano sia giovani che marpioni, non possiamo fare altro – aggiunge l'ex veterano dello Jadran – non ci sono segreti particolari che aumentare l'intensità negli allenamenti e quella in gara. Devo dire – conclude Oberdan – che con Codroipo abbiamo almeno lottato. Dobbiamo ripartire da quella prova».

In netto rialzo le quotazioni della Servolana. Quattro le vittorie di fila e una bella riverniciata alla classifica, che ora parla di 14 punti e una poltrona a metà graduatoria; impensabile solo un mese fa. A fianco della Servolana alberga il Breg, compagine che sulla carta doveva assumere la parte del team “galactico” ma che si è invece normalizzato, vivendo a singhiozzo la sua prima parte di stagione. Il tema della continuità assilla anche il Don Bosco, formazione partita malissimo (sette cadute di fila) e poi tornata in carreggiata: «Ci mancano 2 o 4 punti – ha suggerisce il tecnico salesiano Daris – ma serve anche saper gestire meglio le gare nel finale. Cosa chiedo? Maggior continuità anche dai più giovani. Anche loro devono acquisire maggior continuità quando vengono chiamati in causa». (f.c.)

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