Il derby rilancia il Milan ma non blinda Mihajlovic

Il tecnico serbo rimane sospeso dopo le parole a fine gara di Berlusconi «La conferma? Prematuro parlarne». Ma la zona Champions ora è possibile
Sinisa Mihajlovic allenatore del Milan
Sinisa Mihajlovic allenatore del Milan

MILANO. Il derby vinto 3-0 ha rilanciato le ambizioni europee del Milan e regalato a Sinisa Mihajlovic la serata più bella della sua carriera. Ma non basta al serbo per conquistare Silvio Berlusconi. Sono arrivati i complimenti d'obbligo ma non la conferma per la prossima stagione, nonostante un contratto fino al 2017: «Francamente è prematuro parlarne» ha tagliato corto il presidente rossonero la scorsa notte, dopo aver brindato al derby e discusso di candidati per le elezioni amministrative con gli altri leader del centrodestra. Uno dei candidati per il Milan del futuro, piuttosto, sarebbe Antonio Conte, che in Inghilterra danno vicino al Chelsea e su cui Berlusconi non si espone. «No, no, non abbiamo assolutamente in previsione nulla per la prossima stagione, dipende anche come si comporterà il Milan da qui alla fine».

Gli allenatori dipendono dai risultati, è il refrain dell'ex premier, che a inizio gennaio ha meditato il quarto esonero in due anni («Non avevo parlato con Lippi», ha assicurato) e ora è tiepido su Mihajlovic, arrivato a 6 punti dal terzo posto e 2 dall'Europa League, raggiungibile anche attraverso la coppa Italia, dove la finale è ipotecata: «Soddisfatto? Se è l'allenatore del Milan significa che la società ritiene che lui stia lavorando bene» All'intervallo, con la sua squadra in vantaggio, Berlusconi avrebbe cambiato qualcosa, lo si capiva da come gesticolava con Adriano Galliani. E nemmeno alla fine era soddisfatto al 100%. «Si può migliorare in tutto» ha notato, senza porre limiti alle ambizioni. «Vedendo anche cosa succede alle squadre che ci precedono, non mettiamo da parte definitivamente le speranze di competere per la Champions - ha detto il patron -. Dobbiamo incontrare le squadre che ci precedono, vedremo come le cose evolveranno. L'obiettivo più a portata di mano è l'Europa League. Ma non è escluso che con un comportamento adeguato in campo e un pò di fortuna si possa pensare alla Champions».

Riproduzione riservata © Il Piccolo