Il ritorno della coppia Ricci-Pelaschier
La ricostituzione delle due icone della vela italiana è stato annunciato ieri, nel corso di una conferenza indetta dalla sede del Circolo Ufficiali di Trieste, l'egida che riporta le vele militari sulla rotta della Barcolana, operazione supportata da un buon numero di sponsor
di Francesco Cardella
di Francesco Cardella

TRIESTE Cino Ricci e Mauro Pelaschier tornano a regatare assieme. A distanza di venticinque anni esatti da Newport, cuore e anima di Azzurra, navigheranno sulla stessa imbarcazione, assieme ad altri velisti dell'avventura del 1983, guidando l'equipaggio di «Esercito Italiano» a bordo del Farr 80, il 24 metri in lizza nella prossima Barcolana del 12 ottobre.
I quarant'anni della Coppa d'Autunno ora hanno un marchio ancor più storico.
La ricostituzione delle due icone della vela italiana è stato annunciato ieri, nel corso di una conferenza indetta dalla sede del Circolo Ufficiali di Trieste, l'egida che riporta le vele militari sulla rotta della Barcolana, operazione per altro supportata da un buon numero di sponsor: «Ho colto al volo l'invito di Cino - ha affermato Mauro Pelaschier dopo l'ufficializzazione del progetto - ritenendolo semplicemente bello e divertente. Storico? In parte sì - ha ribadito Pelaschier - si tratta infatti di un bel modo per ricordare e rafforzare lo spirito di Azzurra, quindi non potevo proprio mancare, tanto più alla Barcolana. In questi anni Cino ed io ci siamo visti spesso ma in quanto a regate ne è passato del tempo. Ci divertiremo».
Punta al divertimento ed evita proclami anche Cino Ricci, appagato al momento solo di poter rievocare i fasti antichi con una avventura tinteggiata di Azzurra e grigioverde: «Non vinceremo, credo - ha affermato - ma venderemo cara la pelle a tutti, questo è sicuro, come nello spirito che vuole la Barcolana. Intanto faremo un buon test nel Trofeo Bernetti».
Cino Ricci ritrova lo scafo di "Esercito Italiano", con cui giunse 9° alla Coppa d'Autunno del 2007, mentre Pellaschier riabbraccia così l'amico - rivale, con cui lo scorso anno ingaggiò una sorta di sfida a distanza, vinta per altro con il 6° posto a bordo di Drake Passage - Generali.
Per la terza partecipazione di «Esercito Italiano» tutti i rimanentii reclutamenti sono stati eccellenti. Abili e arruolati, oltre a Ricci e Pellaschier, altri reduci della avventura di Azzurra, alcuni allievi della scuola dello stesso Ricci, ma soprattutto una massiccia rappresentanza dell'Esercito Italiano, attraverso figure di vertice delle Forze Armate.
A bordo della Farr 80 troveranno posto uno spiegamento di Generali, d'Armata e di Divisione, da Giovanni Ridinò, Comandante per il Territorio dell'Esercito, Carlo Gibellino, Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito, Adriano Santini, Consigliere militare del Presidente del Consiglio, Vladimiro Alexich, Comandante della Scuola Sott'Ufficiali, Umberto Caparro, rappresentante dello Stato Maggiore, Andrea Caso, Comandante Militare del Friuli Venezia Giulia, Bruno Pecchi, un triestino, Comandante delle Truppe Alpine e inoltre Bruno Gerosa, docente e cardiochirurgo di fama internazionale, Direttore del Centro Gallucci di Padova.
E' sulla carta l'equipaggio della Barcolana, in tutto di venti unità, che può concretizzare alla lettera il ruolo di "mina vagante", non solo per l'esperienza a bordo dei figli illustri di Azzurra '83 ma per l'emblematica effige voluta dai militari su una vela in concomitanza del 90° della fine della Grande Guerra, raffigurante la Nike di Samotracia, simbolo della Vittoria.
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