Il Ronchi non si ferma più Buonocunto: «Non mollare»

I sei punti di vantaggio sulla capolista danno grandi prospettive di promozione in Eccellenza alla squadra di Franti. Il diesse: «Bravi i giovani, restiamo concentrati»
Bonaventura Monfalcone, 18/02/2017.Calcio: Ronchi - Juventina.Foto di Roberto Coco - La menzione dell'autore è obbligatoria
Bonaventura Monfalcone, 18/02/2017.Calcio: Ronchi - Juventina.Foto di Roberto Coco - La menzione dell'autore è obbligatoria

RONCHI DEI LEGIONARI. Mentre le principali antagoniste si sciolgono come neve al sole, il Ronchi continua la sua inesorabile cavalcata verso il titolo: se non ci sarà un'apocalisse nelle ultime sette giornate, i sei punti sulla prima inseguitrice, la Juventina ancora una volta costretta alla resa in casa dal Costalunga, parlano da sè.

Ma non è stato tutte rose e fiori nella trasferta di Remanzacco, perchè è bastata una frazione "da Ronchi" per mettere alle corde un'Aurora/Buonacquisto che nel corso della ripresa si è rifatta sotto complice l'insolito rilassamento della truppa di Franti.

«Nel computo dei novanta minuti ritengo che abbiamo meritato di raccogliere l'intero bottino, l'errata gestione della seconda frazione - ammette il team-manager ronchese Luca Buonocunto - c'è stata e ci può stare sia per la stanchezza mentale che subentra quando ti giochi una posta in palio importantissima, sia perchè già conoscevamo il risultato della Juventina. Proprio le inattese battute d'arresto dei goriziani e della Pro Cervignano ci fanno capire quanto dura sarà da questo momento all'ultimo minuto del campionato: ci sono tante squadre con fame di punti per centrare i rispettivi obiettivi e nel contempo ognuna avrà una motivazione supplementare nel mettere i bastoni tra le ruote alla attuale capolista. Per scrivere una piccola parte di storia del calcio a Ronchi non dobbiamo mollare di un centimetro».

Una prima parte di gara quasi perfetta con lo scatenato Lucheo (rigore procurato che Markic non ha fallito condito da un golasso in azione solitaria) che non ha fatto rimpiangere gli infortunati Piagno (l'altro baby) o quel Gabrieli che ultimamente timbrava il cartellino con una puntualità svizzera: tra le ulteriori annotazioni positive i novanta minuti interi di Francesco Cappellari, il vero acquisto di un mercato invernale al quale il presidente Croci e i suoi collaboratori non ci hanno minimamente pensato: «Il difensore è un lusso per la categoria, adesso bisogna solo riportarlo al cento per cento della forma. Ciro, come altri giovani in prospettiva, è un elemento piuttosto interessante - Buonocunto vira le proprie parole sul fuoriquota Lucheo - e in questo match ha fatto il diavolo a quattro: questo dimostra una volta di più che in questo gruppo non esistono titolari o riserve, e le diverse formazioni proposte dal tecnico ne sono la testimonianza: Franti può contare su più giocatori e più soluzioni tecnico-tattiche, forse è questa la nostra vera forza».

Matteo Marega

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