Il soccer vuole essere la sorpresa

Hanno macinato tanta strada, hanno fatto progredire il movimento calcistico (pardon, soccer) fino a traguardi importanti. Gli Stati Uniti ci sono, pur con i loro limiti. I tempi di Alexi Lalas, primo giocatore statunitense in serie A (con il Padova) dal dopo guerra, sono passati: questa squadra adesso ha qualità. A guidare la formazione a stelle e strisce c’è Jurgen Klinsmann, cannoniere di razza dal sangue tedesco che dopo la grande delusione con la sua nazionale (terzo posto in casa nel 2006) e l’esperienza al Bayern, ha deciso di accettare la proposta della federazione d’oltreoceano. Un’avventura entusiasmante dal punto di vista calcistico e gratificante economicamente. A disposizione di Klinsmann ci sono dei giocatori da tenere d’occhio: tra i pali Tim Howard, croce e delizia con l’Everton ma sempre determinante quando c’è da vestire la maglia star&stripes. A centrocampo l’uomo d’ordine è Michael Bradley, ex della Roma ora al Toronto. In attacco il compito di scardinare le difese avversarie è nelle mani di Jozy Altidore, 24enne tutto pepe in forza all’Az, campionato olandese. Per il resto tanti giovani, uniti dall’esperienza di Clint Dempsey (Tottenham). Nonostante sia nato come centrocampista, Demspey è il miglior cannoniere in attività della sua nazionale, una sorta di monumento. E proprio in tema di monumenti non ci sarà Landon Donovan: uno degli uomini simbolo del calcio americano si guarderà la manifestazione dal divano di casa. La sua esclusione ha creato non pochi grattacapi a Klinsmann che però ha alzato la corazza e ha tirato dritto. Con questi elementi, gli Usa puntano al passaggio del primo turno. C’è infatti un appuntamento con la storia. Dopo gli anni bui tra il 1954 e il 1986, gli statunitensi si sono sempre qualificati per la fase finale del Mondiale. L’organizzazione della kermesse del 1994 ha fatto crescere esponenzialmente la popolarità del calcio negli States, tanto da convincere una serie di campioni a migrare nel campionato nazionale. Il caso più eclatante è quello di David Beckham, uomo immagine dei Los Angeles Galaxy.
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