Il terzo portiere Gianello e Giusti gli indagati dalla procura a Napoli

NAPOLI. Matteo Gianello, ex terzo portiere del Napoli, e Silvio Giusti, centrocampista che ha militato nelle serie minori prima di approdare al Chievo. Entrambi accomunati da una passione per le...

NAPOLI. Matteo Gianello, ex terzo portiere del Napoli, e Silvio Giusti, centrocampista che ha militato nelle serie minori prima di approdare al Chievo. Entrambi accomunati da una passione per le scommesse definita «compulsiva» dai magistrati.

Sono loro gli indagati che la procura di Napoli ritiene sicuramente coinvolti nell’inchiesta sul calcio scommesse, avendo disposto la notifica nei loro confronti di un avviso di chiusura delle indagini preliminari per l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. I magistrati hanno individuato una partita (Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010, vinta 1-0 dai blucerchiati) sulla quale grava l’ombra della combine. Un sospetto che nasce dalle dichiarazioni di Gianello. Ai pm raccontò che Giusti gli aveva prospettato la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta di far vincere la Samp. I pm hanno chiesto l’archiviazione per gli altri giocatori che erano indagati Federico Cossato, Michele Cossato e Luca Ariatti.

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