In diecimila per Ronaldo

In diecimila solo per vedere il Pallone d’oro, al secolo, Cristiano Ronaldo, portoghese di Funchal, piedi fatati e un fatturato annuo degno di una multinazionale di medie dimensioni. In diecimila per dire io c’ero, per guardare l’allenamento aperto al pubblico del Portogallo (almeno uno è obbligatorio, secondo le regole della Fifa), ma in realtà entrati allo stadio solo per ammirare CR7, sigla che vuol dire business, soldi, fama, ma soprattutto l’arte del futebol fatta uomo. Ventimila occhi hanno preferito riempirsi di gioia e omaggiare il majestoso, lasciando fuori dallo stadio Moises Lucarelli di Campinas (Stato di San Paolo) la rabbia per un mondiale organizzato in barba alla povertà.
In diecimila, nemmeno fosse una partita vera. Alcuni si erano messi in fila ben 14 ore e mezza prima dell’evento, altri (in particolare ragazze) invece sono arrivati più tardi provenienti da diverse città, come San Paolo, sfidando blocchi del traffico e scioperi dei servizi pubblici, disposti a ogni sacrificio pur di vedere in azione dal vivo dell’icona del Real Madrid. Lui non si è risparmiato e alla fine ha chiuso in anticipo con una vistosa borsa del ghiaccio sul ginocchio sinistro, sintomo che la tendinite che lo affligge da diversi giorni potrebbe ancora dargli fastidio. Nel frattempo, una ragazza di cui non sono state rese note le generalità, ma di cui è stato detto che è minorenne, è addirittura caduta dagli spalti ed è stata trasportata in barella, e poi ricoverata in ospedale, mentre tentava di sporgersi pur di vedere Cr7 giochicchiare con il pallone. Un incidente che non ha cambiato i piani dell’allenamento dei lusitani che hanno continuato a provare gli schemi in vista dell’esordio. La squadra di Paulo Bento si è qualificata ai Mondiali battendo lo spareggio 3-2 la Svezia (tre gol proprio di Ronaldo e due di Ibrahimovic) ed è inserito nel giorne G insieme alla Germania, al Ghana e agli Stati Uniti. Ronaldo e compagni esordiranno lunedì (ore 18) contro la Germania.
Paolo Baron
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