«In trasferta con le nostre macchine»

Lucarelli: «Vogliamo giocare». E Manenti non lascia, anzi rilancia

PARMA. «Sarò all'incontro con il sindaco ma noi stiamo lavorando per proseguire. I libri in tribunale? Stiamo operando esattamente per il contrario e stiamo preparando il piano di rientro da presentare in Procura».

Giampietro Manenti non lascia, anzi rilancia. Il presidente del Parma Fc non si fa intimorire dalla visita di ieri di sindaco e giocatori in Procura e conferma la volontà di andare avanti, ormai contro tutto e tutti. I gravi problemi di liquidità, la squadra che si prepara ad andare in trasferta con le auto private e i tifosi che protestano in piazza contro di lui non lo smuovono di un passo dalla sua posizione. «Il sindaco ed i giocatori sono andati in Procura? Non ho idea del perché di questo incontro - ha commentato ancora Manenti - Non mi hanno detto nulla ed è difficile capire cosa stia succedendo. Non c'erano i soldi per aprire lo stadio con l'Udinese? Lo dite voi che non ci fosse liquidità. Per quanto riguarda la partita di domenica noi avevamo scritto al Prefetto alle 17,30 di venerdì dicendo che si poteva giocare a porte aperte. Era da mercoledì che dicevamo che era tutto regolare».

Intanto però il numero uno crociato non ha più la fiducia di nessuno perché «sta perdendo quella credibilità che la squadra gli aveva dato - ha sottolineato Alessandro Lucarelli -. Siamo comunque disponibili a giocare ma vogliamo sentirci tutelati. Siamo disposti a pagare la trasferta noi pur di giocare a Marassi, se non ci sarà il pullman ci organizzeremo noi con cinque o sei macchine. Ci sembra di essere in un film, ne abbiamo viste davvero di tutti i colori».

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