Juniores, Ts Calcio costretto alla resa proprio al rush finale

Il team della categoria regionale ha ceduto per 2-1 contro la Manzanese Il tecnico Calò: «Ora valuterò il mio futuro anche in base a dove sarà mio figlio»
Di Massimo Laudani

TRIESTE. Brucia ancora - in casa del Trieste Calcio - la sconfitta interna al cospetto della Manzanese nella gara decisiva per il titolo Fvg degli Juniores regionali. Entrambe le squadre erano alla terza finale in tempi recenti - due vinte a testa - con i friulani capaci di conquistarla consecutivamente negli ultimi tre anni. E il loro successo per 2-1 a Borgo San Sergio ha garantito agli oranges della Bassa di approdare anche al triangolare valevole per il primo turno della fase nazionale. Mercoledì 15 maggio renderanno visita all'Arco e il risultato di tale incontro determinerà chi se la vedrà con il Bressanone (a riposo nel primo turno) sabato 18. L'ultimo atto della prima tappa tricolore è fissato per mercoledì 22.

«I miei ragazzi sono stati bravi a vincere venticinque partite su ventisei e a pareggiarne una durante il campionato - rileva l'allenatore triestino Ruggiero Calò - Dall'inizio della stagione sono migliorate l'organizzazione tattica e quella di gioco e ognuno ha fatto il suo, tanto che siamo riusciti a diventare una squadra vera con i "limiti" che comunque può avere una formazione di calcio. Tra l'altro il nostro è un gruppo, che può stare ancora un anno in categoria - prosegue l'ex difensore centrale - visto che gli unici 1993 sono Seibold e Usenich». Il blocco-base è imperniato sui '94 e sui '95 con il supporto dei '96 e di un '97 come Muccio Crasso. «Ora deciderà la società chi far salire eventualmente in prima squadra così come io valuterò il mio futuro in base anche a dove giocherà mio figlio Giacomo: sta facendo bene a Genova, ma la Sampdoria deciderà a fine stagione i suoi organici», aggiunge il tecnico. Quanto alla vittoria sfumata contro la Manzanese dopo il vantaggio di Loche, complici due distrazioni difensive, il tecnico dei lupetti commenta: «Eravamo sicuramente più forti e se il primo tempo fosse finito 3-0 per noi, nessuno avrebbe potuto dire nulla. I nostri avversari hanno puntato su una prova difensiva, ma ci hanno concesso lo stesso degli spazi e abbiamo attaccato con continuità. Chi ha visto la partita, si chiede infatti come è possibile che l'abbiamo persa. Purtroppo si è fatta sentire la tensione di doverla vincere a tutti i costi, dato che la differenza-reti ci condannava a farlo dopo che la Manzanese aveva battuto 5-0 un Fontanafredda super rimaneggiato. Durante l'intervallo ho dovuto calmare i miei giocatori, che erano nervosi. Siamo riusciti a segnare, poi c'è stato l'episodio del rigore del pari. Abbiamo giocato ancora dieci minuti e c'è stata l'occasionissima di Del Moro per il raddoppio». Ma «in tre hanno avuto problemi di crampi - prosegue mister Calò - Non ci sono più state forze ed energie mentali, complice un blocco psicologico. Il calcio è anche questo...».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo