Juventus, rimonta imperiosa a Napoli

NAPOLI
Finisce 3-3 fra Napoli e Juventus il recupero di campionato. Grande spettacolo fra due grandi squadre, ma è un pareggio che per la Juventus vale come una vittoria. Perchè per due volte ha rimontato 2 gol al Napoli, perche ha mantenuto l’imbattibilità, perchè ha mantenuto i partenopei a 9 punti di distanza, un’enormità, e perchè restando ancora imbattuta e solitaria capolista avrà capito di essere davvero la più forte. Il Napoli ha giocatyo benissimo il primo tempo, è crollato fisicamente nella ripresa e non ha potuto più fronteggiare la crescita progressiva e inarrestabile dei bianconeri, che alla fine hanno anche rischiato di vincere.
Neanche 10 minuti di gioco e subito la Juventus inizia a tessere la sua ragnatela. E all’8’ Vucinic potrebbe segnare, ma allarga troppo il diagonale. Ma al primo tentativo, al 14’, il Napoli ha un’opportunità straoprdionaria per passare: Lavezzi viene falciato in area da Pirlo, rigore netto. batte Hamsik e segna, ma il guardalinee segnala all’arbitro l’ingresso anticipato di troppi giocatori. La ripetizione del tiro, però, lo slovacco la spara sopra la traversa. Appuntamento solo ritardato perchè al 22’, in seguito a una punizione, lo stesso Hamsik partito in fuorigioco, va a chiudere di testa in rete la sponda da destra. La Juve accusa il colpo e per 5 minuti buoni balla sotto la crescita evidente dei partenopei. Passata la buriana i bianconeri riprendono il controllo, ma di nuovo su un rimpallo al limite dell’area Pandev si ritrova il pallone pronto sui piedi in piena area e in diagonale trafigge Buffon sul palo lontano: 2-0 al 39’.
Non avendo più nulla da perdere la Juventus parte con gran cipiglio nella ripresa. Tre minuti e riapre la partita: ottimo taglio in area di Vidal per Matri che batte in uscita De Sanctis.
La Juventus insiste nella ricerca del pareggio, ma non produce azioni da gol ulteriori. E allora il Napoli al 22’ approfitta di un’altra svista della difesa bianconera e da centro area, in mezzo a Bonucci e Barzagli, Pandev ferma la palla, si gira e batte Buffon con un rasoterra a fil di palo.
Partita chiusa? Neanche per sogno. Quattro minuti e Vucinic inventa per Estigarribia che da solo in area anticipa come Matri il portiere avversario e accorcia di nuovo le distanze. Il Napoli è sulle gambe, la Juve sente l’odore del sangue e apre le fauci: al 34’ è cosa fatta: Pepe prende palla a metà campo, si incunea nella difesa azzurra fino a centro area e batte sul palo lontano De Sanctis rasoterra: 3-3, in 12 minuti azzerato il doppio svantaggio.
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