La festa a Schio con Buffa per i 40 della Masciadri diventa una serata per Sveva

TRIESTE

Una serata speciale, di quelle belle. Di quelle che lo sport a volte sa regalare, mettendo in scena i sentimenti, senza paura di nasconderli. Una serata nel nome di Sveva, a Schio, ideata da una campionessa di basket, Raffaella Masciadri, 15 scudetti, e nobilitata da Federico Buffa, l’uomo che sa raccontare lo sport da un palco come nessun altro. Spettatori, increduli, emozionati e commossi, Marta e Paolo, i genitori della piccola appassionata di basket sconfitta dal male il 30 settembre dello scorso anno.

Che si trattasse di una serata per Sveva, però, i genitori lo hanno scoperto solo nel corso di quella che doveva essere solo la festa di compleanno per i 40 anni di Raffaella Masciadri. Spiega la mamma di Sveva: «Solo quando siamo entrati nel salone abbiamo capito che Raffaella aveva dedicato quella che doveva essere la sua serata a mia figlia. Abbiamo visto il palco con un cuore formato da palloncini e la scritta Sveva. E le sorprese non erano ancora finite». Sono state messe all’asta maglie di cestisti per raccogliere fondi da destinare all’associazione IoTifoSveva, voluta dai genitori della piccola per regalare un sorriso ai bambini che stanno combattendo la stessa partita affrontata dalla bambina triestina.

Poi sul palco è salito Federico Buffa. «Ho letto un bel testo scritto da Damiano Montanari di Logstories, che racconta la storia di Sveva con grande garbo e profondità di sentimenti. Mi è piaciuto il modo con cui ha affrontato la vicenda. Una storia che ha colpito tutti. Mi sono permesso di usare quello scritto integrandolo con alcune riflessioni legate a Trieste», racconta quello che è il più noto storyteller sportivo italiano. Tra le integrazioni anche un riferimento a Servola, il rione dove abita la famiglia di Sveva e nacque Cesare Maldini. —

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