La Gorizia Nuoto invita gli agonisti senza vasca: «Allenatevi da noi»

Gorizia
Gorizia tende una mano al mondo del nuoto regionale. La Gorizia Nuoto, infatti, potrebbe ospitare nelle prossime settimane gli allenamenti degli atleti agonisti del Friuli Venezia Giulia che non sono in grado di riprendere l’attività nelle loro strutture di riferimento.
La proposta verrà analizzata nei prossimi giorni, e nasce dal “via libera”, ovviamente condizionato a tutta una serie di limitazioni e disposizioni di sicurezza, arrivato dalla Federazione italiana nuoto. Proprio le condizioni - assai complesse ed onerose da rispettare - mettono però in grossa difficoltà tanto le società sportive quanto i gestori delle piscine, tanto che ad esempio pare ormai certo che in Veneto le vasche resteranno vuote anche dopo il 4 maggio, e in Friuli Venezia Giulia potrebbe accadere lo stesso quasi ovunque.
Quasi, appunto, ed a spiegare la particolarità del caso goriziano è la vicepresidente della Gorizia Nuoto Martina Gratton. «La Federazione ha elaborato delle linee guida per la sicurezza e per limitare il rischio della diffusione del Covid-19 con la ripresa dell’attività sportiva che sono sicuramente necessarie in questa fase - dice -, e prevedono peraltro di limitare fortemente gli accessi. Linee guida alle quali noi aderiamo totalmente. Il problema è però che il Governo continua a temporeggiare, e non dà informazioni chiare e definitive sulle possibilità di riapertura delle piscine al pubblico e dunque allo sport di base: allora, visto che pur lavorando al minimo una piscina genera costi di circa mille euro al giorno, e che ovviamente gli agonisti per definizione sono sportivi che hanno diritto di allenarsi senza pagare l’ingresso, come si può pensare che le strutture possano sopportare costi così elevati?».
La piscina comunale di via Capodistria, casa della Gorizia Nuoto, in questi ultimi due mesi ha mantenuto però accesi gli impianti e le vasche piene d’acqua, nel tentativo di limitare per quanto possibile le perdite economiche. «Per questo, grazie al Comune che ci ha dato questa possibilità e ci è vicino, per noi paradossalmente ripartire con i soli agonisti avrà paradossalmente un impatto diverso di quello che potrebbe avere per altre strutture, al momento magari senza neppure l’acqua nelle vasche - dice Martina Gratton - Così proporrei di ospitare gratis a Gorizia gli altri agonisti della regione impossibilitati ad allenarsi, in questa prima fase della ripartenza».
La stessa Gratton peraltro (in questo caso a titolo personale e non come rappresentante della Gorizia Nuoto) è tra i soci fondatori dell’Asigi, la nuova associazione nazionale che riunisce i gestori degli impianti sportivi e che è guidata dall’ex grande nuotatore azzurro Giorgio Lamberti. Associazione alla quale la Gorizia Nuoto ha comunque aderito insieme a tantissime altre realtà italiane. «Asigi nasce per mettere insieme i gestori delle piscine, strutture che sono una realtà decisamente particolare per loro natura, ma è aperta anche a quelli di tutti gli altri impianti sportivi - dice Gratton -. Dà la possibilità di mettere a confronto esperti per aprire tavoli di lavoro su tutti i temi, dalle convenzioni con gli enti pubblici ai contratti di lavoro specifici per il mondo del nuoto e delle piscine, fino ai bisogni eccezionali di momenti delicatissimi come questo». —
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