La miglior Triestina vista al Rocco grazie al nuovo modulo e ai rinforzi

La formazione di Andreucci è stata capace di giocare quasi tutta la partita a ritmo arrembante Banegas e Meduri danno qualità alla manovra. Oggi si conoscerà l’entità dell’infortunio di Leonarduzzi
Di Antonello Rodio

TRIESTE. Domenica, alla fine della partita contro l'Arzignanochiampo, la sensazione fra pubblico e addetti ai lavori era più o meno la stessa: quella di aver visto la miglior Triestina della stagione. Il piglio con cui l'Unione è scesa in campo, si è visto fin dal primo minuto: perché se è vero che la superiorità numerica nella ripresa ha agevolato le cose, è anche vero che gli alabardati hanno messo alle corde gli avversari anche in parità numerica dominando già nel primo tempo. Nel secondo, con l'uomo in più, si è visto un vero e proprio assedio, un arrembaggio, e la cosa davvero impressionante era quella di veder il risultato inchiodato sullo 0-0 nonostante gli alabardati avessero creato almeno una decina di nitide palle gol. La Triestina ha dato insomma la sensazione di una squadra in ottima salute, molto pimpante e frizzante anche sul piano atletico. Un po' come quelle squadre di serie A che per i mesi autunnali predicano di aspettare a giudicare perché bisogna essere essere al top a marzo-aprile, quando si decidono campionati e coppe europee. La squadra di Andreucci non ha nessuna Champions da giocare, ma in questi due mesi si giocherà invece la promozione in Lega Pro, prima tentando di agganciare il Mestre, e in seconda battuta cercando di vincere i play-off. Ecco dunque che, proprio quando con marzo entriamo nella fase decisiva della stagione, vedere la Triestina in queste condizioni smaglianti non può che rassicurare in vista del rush finale. Spesso l'Unione aveva dimostrato di poter mettere alle corde un'avversaria, ma quasi sempre si era trattato di folate impetuose alternate a troppe pause e a qualche rallentamento di troppo. Contro l'Arzignanochiampo, invece, la squadra di Andreucci ha dimostrato anche grande continuità, sciorinando per tutti i novanta minuti un'intensità che non si era mai vista espressa in maniera così costante. L'introduzione del nuovo modulo, che ora comincia a essere anche più rodato, ha ovviamente la sua grande importanza. Ma altrettanto fondamentali sono stati gli innesti di Banegas e Meduri. Il primo ha portato più fantasia e maggior estro in attacco, con qualche arma in più nell'uno contro uno e sui calci piazzati, il secondo appena inserito ha dimostrato di dare qualità, geometrie, pulizia di passaggio e verticalizzazioni importanti per una squadra che talvolta faceva fatica a essere incisiva. Se a tutto questo, come sembra evidente sul campo, si aggiunge una condizione atletica sempre più convincente, ecco che il cocktail alabardato sembra davvero di quelli prelibati. Troppo tardi per acciuffare il Mestre? Non è detto, l'importante ora è non lasciare nulla di intentato ed essere pronti a sfruttare qualsiasi occasione. Ma questa prova rincuora anche in vista degli eventuali play-off, perché in quelle due partite ovviamente non si potrà sbagliare nulla. Senza dimenticare che fare più punti possibili è sempre vitale per la graduatoria finale fra le vincitrici dei play-off dei nove gironi. In questo contesto preoccupano solo un po' le condizioni di Leonarduzzi: si sospetta uno stiramento per il capitano, ma se ne dovrebbe sapere di più oggi dopo gli esami diagnostici.

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