La nuova Cormonese adesso parla... Inglese

CORMONS
È il Marotta dell’Isontino. E dopo aver portato in alto diverse società ora prova a ripetersi con una nobile decaduta come la Cormonese.
Proprio come l’attuale dirigente dell’Inter, infatti, Maurizio Inglese ha lavorato alla Juventus prima di intraprendere altre strade importanti nel mondo del calcio: un percorso che lo ha portato a garantire le proprie conoscenze sportive e dirigenziali anche a club blasonati come l’Udinese, la Triestina, l’Itala San Marco e la Pro Gorizia. Proprio quello con la società biancazzurra è stato il suo ultimo exploit di livello come direttore sportivo: dopo tre promozioni consecutive, i goriziani hanno sfiorato la serie D due anni fa quando a dirigerli da una scrivania c’era proprio Inglese.
Salutata la Pro, lo scorso anno il neo ds grigiorosso ha vissuto un’interessante esperienza all’Ancona Udine, una delle principali fucine di giovani talenti in regione, ed ora è arrivata la chiamata da sotto il Quarin: patron Skocaj lo ha scelto per costruire la Cormonese che dovrà necessariamente centrare la promozione in Prima categoria.
«Un campionato – sottolinea Inglese – che sta strettissimo ad un club importante come quello grigiorosso: l’obiettivo è quello di riportarlo ai tornei che merita, che sono superiori anche a quella Prima categoria che sarà il gradino numero uno da scalare».
E Inglese assicura già di avere le idee chiare: «La società è una realtà importante, con impianti di ottimo livello e staff tecnici di prim’ordine. Lavoreremo per permetterle di lottare per il vertice: il nucleo della Prima squadra è già di grande qualità, con giocatori di ben altra categoria. Servirà un difensore di esperienza, questo sì: è su quell’obiettivo che ci muoveremo sul mercato nelle prossime settimane».
Inglese torna così ad operare in provincia di Gorizia dopo l’entusiasmante esperienza in riva all’Isonzo: «Peccato davvero per quella promozione in serie D a cui siamo andati solo vicini – ricorda Inglese riferendosi al campionato di due anni fa vissuto dalla Pro – forse se non avessimo avuto tutti quegli infortuni nella parte cruciale della stagione le cose sarebbero andate diversamente e avremmo potuto giocarcela per il primo posto con il San Luigi. Ma è stata un’esperienza molto positiva, in cui è stato un piacere aiutare la squadra a tornare a lottare per traguardi importanti. È ciò che vorrei poter fare anche a Cormons a partire dalla prossima stagione: una società come la Cormonese merita ben altri scenari rispetto alla Seconda». —
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