La Pallamano Trieste sogna ma soltanto per un tempo
di Lorenzo Gatto
TRIESTE
Trenta minuti a sognare il colpaccio poi il maggior tasso tecnico del Conversano decide la partita. Tre punti d’oro per la Planet Win 365 di Riccardo Trillini che espugna Chiarbola, continua la sua serie positiva e resta nella scia della capolista Bolzano, passata a sua volta sul campo dell’Ambra.
Pronostico rispettato, dunque, anche se per un tempo i ragazzi di Marco Bozzola hanno giocato una gara magistrale bloccando con la 3-2-1 la manovra offensiva dei pugliesi e trovando, grazie al duo Radojkovic-Visintin le reti di un inaspettato ma meritato triplo vantaggio. Conversano ha avuto però il merito di non scomporsi, di saper aspettare e ha saputo venir fuori alla distanza sfruttando una rosa certamente più lunga e in grado di offrire maggiori alternative.
In questo senso, per Trieste, decisiva è risultata l’assenza di Nadoh, il terzino sloveno che avrebbe potuto aprire la difesa pugliese con le sue penetrazioni e le sue serpentine. E proprio i terzini, ancora una volta, sono stati la croce che ha condannato i biancorossi. Nel contesto di una gara difensiva più che sufficiente Cermelj non è riuscito a incidere mentre Anici non è mai entrato davvero nel match.
Aldilà del risultato, alla fine giusto e arrivato al termine di una sfida piacevole da seguire ancora una volta restano forti perplessità su un arbitraggio che è apparso poco equilibrato. Non tanto nelle decisioni (anche se una volta ogni tanto fischiare passi a Querin non sarebbe lesa maestà) quanto in un atteggiamento poco sereno culminato a metà ripresa nell’espulsione dalla panchina del ds Giorgio Oveglia da parte del signor Mondin. Una decisione che non ha ovviamente inciso sul risultato ma che testimonia un rapporto non proprio tranquillo dei direttori di gara quando dirigono il biancorosso triestino. Ed è un peccato perché una squadra quasi interamente italiana, che cerca di lanciare e far giocare i giovani piuttosto che affidarsi a navigati giocatori d’oltreconfine dovrebbe essere un patrimonio da rispettare per tutto il movimento.
Tornando alla partita c’è il marchio della 3-2-1 biancorossa sull’inizio. Di Nardo centro dietro comanda a dovere i compagni, Conversano fatica a trovare spazi per le conclusioni e il resto lo fa Modrusan con un primo tempo nel quale para con buona continuità. Si resta in equilibrio fino al 15’ poi lo sprazzo di Visintin (tre reti consecutive) consente a Trieste di allungare progressivamente e di portarsi al riposo avanti di tre sull’11-8. La benzina biancorossa termina però dopo i primi 30 minuti. Conversano riparte con grinta, chiude il passivo dopo appena tre minuti e prende il largo con autorità in una ripresa nella quale i triestini non riescono a riprendere il bandolo della matassa.
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