La Pro Cervignano sfida Ronchi, l’Aquileia va a Turriaco

CERVIGNANO DEL FRIULI. Inizia l’ultimo terzo del campionato e la Pro Cervignano incontra il Ronchi, una squadra in gran spolvero con quattro vittorie e due pareggi che l’hanno fatta risalire dal...

CERVIGNANO DEL FRIULI. Inizia l’ultimo terzo del campionato e la Pro Cervignano incontra il Ronchi, una squadra in gran spolvero con quattro vittorie e due pareggi che l’hanno fatta risalire dal penultimo all’undicesimo posto. Comunque ancora con un piede nei playout, ma sorpassando e recuperando tra l’altro, dieci punti alla Sangiorgina e sette al Gonars, e due anche alla Pro Cervignano che nello stesso periodo ha vinto quattro partite perdendone due.

«Siamo coscienti della forza dei nostri prossimi avversari - dice il ds gialloblù Dario Delpiccolo - tra l’altro allenati da Franti che ha ottenuto a Cervignano ottimi risultati e sappiamo che ci aspetta un duro confronto». I gialloblù sono in sesta posizione, impegnati a risalire perlomeno in quinta distante soltanto un punto, ma anche a lottare per la quarta, lontano sette, onde raggiungere uno degli obiettivi del precampionato.

«Sarà certamente una bella sfida, tra due squadre che onorano il gioco - continua Delpiccolo - che noi affrontiamo privi del portiere titolare, ma per il resto in buone condizioni con un centrocampo molto affidabile e potendo contare in avanti su Pavan e sulla ritrovata vena di Ietri di andare in gol».

Fa visita l’Aquileia, in Prima Categoria, al Turriaco, autore lo scorso turno di un sorprendente blitz in casa della capolista Pro Gorizia. «Con entrambe le squadre in zona playout (terzultima i padroni di casa, quintultima quella patriarchina, avanti due punti, ndr) - afferma il presidente Paolo Goat - possiamo dire anche se mancano dieci partite alla fine del campionato, che la gara vale una fetta di salvezza; l’affrontiamo su di un terreno particolare e su di un campo certamente infuocato, con uno squalificato ed un infortunato ma ci batteremo con il cuore, con l’anima, stringendo i denti per fare comunque risultato ed evitare il sorpasso degli avversari».

Alberto Landi

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