La rinascita di Drascek, dal proscioglimento a Udinese Academy

GRADISCA. La nuova vita di Davide Drascek. Lontano dai veleni del calcioscommesse. Pulito. Abituato a lottare in mezzo al campo sino all'ultima stilla di fiato, il 32enne mediano di Gradisca - ex fra...

GRADISCA. La nuova vita di Davide Drascek. Lontano dai veleni del calcioscommesse. Pulito. Abituato a lottare in mezzo al campo sino all'ultima stilla di fiato, il 32enne mediano di Gradisca - ex fra le altre di Novara e Vicenza - si è finalmente messo alle spalle il match con la giustizia. Drascek - per tutti "Il Drago" - era stato condannato dalla Giustizia Sportiva a 3 anni e 6 mesi per illecito sportivo con l'accusa di essere tra gli artefici della presunta combine per Novara-Siena. Una mazzata.

Tutto partì dalle parole del "pentito" Filippo Carobbio, il grande accusatore di Antonio Conte. Secondo quanto dichiarato dall'allora giocatore del Siena, vi fu contatto tra il suo compagno Vitiello (in forza ai toscani) e il novarese nella hall dell’albergo che ospitava il club bianconero. Incontro effettivamente avvenuto, ma con motivazioni - è sempre stata la difesa di Drascek e Vitiello - ben diverse da quelle supposte da Carobbio. Nessuna prova, quindi: anzi nell'ambiente è risaputo che i due, Drascek e Vitiello, sono amici fraterni, frequentandosi anche lontano dal campo: un'amicizia nata ai tempi della Primavera del Vicenza. Eppure per il procuratore Palazzi quell'incontro diventa l'architrave di tutto il suo impianto accusatorio. I due giocatori vengono condannati in primo e secondo grado. La carriera di un professionista abituato a girare l'Italia da anni è messa fortemente a repentaglio. Una vita da reinventare.

Il fresco matrimonio con la sua Ilenia dà a Drascek la forza di non arrendersi. «Non potevo accettare di avere smesso di giocare a calcio solo per avere salutato un amico che da lì a due giorni sarebbe stato mio avversario per 90 minuti». C'è ancora la carta del Tnas, l'ultimo grado della Giustizia Sportiva. Seppure con tempi lunghissimi rispetto a tanti vip del pallone, alla fine Drascek vede la luce. La condanna viene ridotta da 3 anni e 6 mesi ad 80 giorni. Non cancellata, certo. Il reato viene derubricato da illecito sportivo a violazione dell'articolo 1 (slealtà sportiva). Davide non esulta del tutto: «E' un proscioglimento camuffato» rivendica su Twitter. E probabilmente ha ragione. Ma va bene così. Poco importa, ora l'incubo è alle spalle. Nel frattempo il "Drago" si è messo dietro una scrivania: è uno dei riferimenti di Udinese Academy, il progetto che il club bianconero porta in giro per l'Italia per valorizzare i vivai e scoprire i migliori talenti dello Stivale.

Luigi Murciano

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