La supersfida Icardi-CR7 accende l’attesa di Inter-Juve

E intanto l’arbitro Ceccarini ritorna sulla sfida del ’98 con il contrasto Iuliano-Ronaldo «In campo ero sicuro e anche oggi lo sono: nemmeno con la Var avrei mai dato rigore»
epa07195984 Inter Milan's Mauro Icardi reacts during the UEFA Champions League Group B soccer match between Tottenham Hotspur and Inter Milan at Wembley Stadium in London, Britain, 28 November 2018. EPA/NEIL HALL
epa07195984 Inter Milan's Mauro Icardi reacts during the UEFA Champions League Group B soccer match between Tottenham Hotspur and Inter Milan at Wembley Stadium in London, Britain, 28 November 2018. EPA/NEIL HALL

ROMA. L'ira funesta di Ronaldo per il Pallone d'Oro assegnato al suo ex compagno Modric o la gioia contagiosa di Icardi dopo avere rastrellato premi per la sua annata da record?

La sfida Juve-Inter di domani passerà anche dall'umore e dalla vena incontenibile di due straordinari goleador: Ronaldo è una macchina da guerra che ha preso la misura alla serie A e già guida con 10 gol la classifica marcatori mentre Icardi, dopo una stagione da 29 gol, ha cominciato a carburare tardi ma è a quota 8, pronto a sfidare il portoghese come ha fatto negli ultimi anni con Higuain. E vorrà vendicarsi della sconfitta in rimonta del maggio scorso, maturata dopo che era stato sostituito da Spalletti con l'Inter in vantaggio. Vuole archiviare le lacrime di allora con un'impresa che lasci il segno, magari rimpinguando il bottino di otto gol alla Juve in 11 gare, una manciata dei 118 in 198 partite della sua militanza nerazzurra.

Ma anche per Ronaldo e Icardi non sarà una passeggiata: troveranno un serio ostacolo nelle difese imperniate da una parte sulla coppia Skriniar-De Vrij e dall’altra su Bonucci-Chiellini, le migliori del torneo.

La Juve ha preso finora 40 punti su 42, si avvia ad un'altra annata record con la testa alla Champions, ma fermare i campioni darebbe consistenza alla stagione comunque positiva dell'Inter. Impresa che negli ultimi anni è riuscita sola alla meteora De Boer nel 2016 e che farebbe comodo al Napoli di Ancelotti a -8, l'unica non a distanza siderale.

Lo strapotere juventino, con sfide recenti non molto equilibrate, ha messo solo la sordina alla forte rivalità tra le due squadre, ma il fuoco cova sotto le ceneri e basterà poco per riaccenderlo. Venerdì andrà in scena la 234.ma puntata di un romanzo che dura da 109 anni e ha regalato prodezze e veleni. Una volta l'Avvocato e Prisco duellavano in punta di fioretto, ma dopo il rigore non dato a Ronaldo e Calciopoli si è usata spesso la clava. A proposito. L’arbitro di quell’Inter-Juventus di vent’anni fa con il contrasto Iuliano-Ronaldo non sanzionato, Piero Ceccarini, ieri è tornato su quel famoso episodio: «L’ho già detto in diverse occasioni. Forse qualcuno non mi ascolta. Insieme al telecronista dell’epoca c’erano Collovati e Chiesa, i quali appena avvenuto l’episodio hanno detto che non c’era rigore - ha ricordato in un’intervista radiofonica - . Voglio dire - ha aggiunto - che in campo ero sicuro e anche oggi sono ancora convinto della mia scelta. Se al Var ci fossero stati Collovati e Chiesa, non l’avrebbero giudicato calcio di rigore e non mi avrebbero richiamato. Se avessi visto l’episodio al monitor? Ronaldo va su Iuliano. Se per voi è il contrario me lo dite...». —

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