La Tergeste lancia l’sos «Altura ancora chiusa così non ce la facciamo»

Il diesse Matteo Bianchi: «Mancano le linee guida per aprire in sicurezza e non abbiamo i ricavi dei corsi»

TRIESTE

Mentre la piscina federale Bianchi ha annunciato che riaprirà al pubblico e non solo agli atleti di interesse nazionale dal 28 maggio, le piscine gestite da Asd come l'impianto di Altura vivono ancora nell'incertezza: «È una situazione tragica. Per uscirne servono delle linee guida precise e un passo in avanti delle istituzioni», questo l'appello di Matteo Bianchi, direttore sportivo dell'Asd Tergeste Nuoto Altura, società che dal 2006 gestisce l'impianto natatorio comunale di Altura. Bianchi ci racconta come la Tergeste assieme ad altri dieci sodalizi regionali che guidano altrettante piscine, si sono rivolti alla Regione per far luce sull'emergenza che si trovano costretti a vivere a causa dell'epidemia di corona virus.

«Ad inizio aprile, come gestori degli impianti natatori del Fvg abbiamo diffuso un comunicato atto a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle difficoltà che stiamo vivendo e successivamente abbiamo avuto una video chiamata con l'Assessore regionale Pierpaolo Roberti, dalla quale siamo usciti con la promessa che entro la prossima settimana verrà decisa una data per organizzare una tavola rotonda tra l'Assessore regionale allo sport e i gestori», le parole di Bianchi che poi chiarisce come le richieste siano: «la creazione di linee guida che permettano agli impianti si, di garantire la sicurezza e la cura sanitaria della clientela, ma anche di venire incontro alle esigenze di luoghi che per sopravvivere devono tornare ad ospitare non solo gli atleti di interesse nazionale ma anche la gente comune. Al secondo punto c'è la richiesta di contributi a fondo perduto per comprare il materiale atto a garantire la sicurezza dei bagnanti».

Il direttore sportivo aggiunge come, «dalla chiusura totale dell'impianto di altura, ovvero dai primi di Aprile, ciò che si è constatato è come il Governo, la Federazione e l'Associazione Gestione Impianti Sportivi, non hanno costruito una linea comune d'azione, ma al contrario governi la confusione».

Ad aggravare ancora di più il tutto, è il fatto che per le Asd non è stata garantita la sospensione dei mutui vigente.

«Nel 2018 sono stati stanziati per lavori di manutenzione straordinaria della piscina di Altura 340.000 euro, di cui il 50% dato da un fondo regionale mentre per la restante metà abbiamo aperto un nostro mutuo garantito da quattro persone del direttivo», spiega Bianchi che aggiunge come ora, «il fattore più grave sia rappresentato dalle 27 persone (istruttori, allenatori, segretarie, assistenti bagnanti, addetti alle pulizie) che non percepiscono alcun compenso e che sono ancora in attesa della cassa d'integrazione, prevista dal governo per i collaboratori sportivi».

Su una possibile riapertura nel breve periodo Bianchi è scettico: «non possiamo aprire l'impianto con le linee guida attuali perché avremmo la possibilità di avere solo il 30% delle entrate giornaliere del periodo pre covid. Servono, ripeto, linee guida ad hoc per gli impianti gestiti da Asd, che permettano a queste realtà di avere un ampio numero di nuotatori per corsia. Ricordo come Altura accoglieva prima della pandemia, da settembre a giugno, 800 iscritti corsisti e oltre 100 persone al giorno per il nuoto libero». —



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