La vecchia Pescheria il cuore degli appuntamenti culturali

C'era una volta una pescheria, la più grande di Trieste, costruita come se fosse una chiesa, con tanto di campanile e le navate. Una pescheria lungo le Rive, a sottolineare la sua importanza, il ruolo economico del mare per la città, la sua tradizione di pescatori e di vele.
L'economia cambia, la pescheria va in disuso, ma viene salvata da uno splendido restauro conservativo: cambia nome (ma solo per i turisti, perché per i triestini resta “la Pescheria”) con un più affascinante ed enigmatico “Salone degli Incanti”, e diventa salone espositivo. Che la seconda domenica di ottobre, ogni anno, si trova nel cuore della Barcolana. Per la prima volta in questa edizione, gli eventi all'interno della Pescheria si fondono con quelli lungo le Rive, e il salone degli incanti diventa una delle anime della Barcolana, recuperando e allungando un format che nel corso dell'estate ha ammaliato la città, il Salotto.Vienna.
Gli ingredienti per una ”special edition”, per un Salotto.Vienna@Barcolana, ci sono tutti: il rimando a Vienna, di cui una nostalgica Trieste è stata porto, il ruolo della tradizione marinara della città, ma anche la riscoperta di quella tradizione, spesso sopita dalla fretta di un futuro che ci allontana dalle origini. In Barcolana, e grazie a Salotto.Vienna, nel Salone degli Incanti, tutto questo torna a vivere, in una serie di incontri dedicati al mare, e in spazi espositivi che parlano di mare ai moderni marinai per passione.
Dal 3 all'11 ottobre, grazie alla collaborazione del main sponsor della Barcolana, Generali, ma anche della Siot, del Centro Internazionale di Fisica Teorica, della Provincia di Trieste, della Soprintendenza e di numerosi altri attori, la ex Pescheria torna a essere una piazza al coperto, un luogo dove parlare del passato, di Trieste e di Vienna, ma anche del presente e del futuro della nautica, con importanti agganci con l'economia.
Il filo conduttore del Salotto è “Come Nasce Una Barca”, un progetto che vuole rendere omaggio alla tradizione marinara dell'Alto Adriatico: da venerdì 3 ottobre, fino al varo dell'11 ottobre (ore 16, Scala Reale), ospiterà l'assemblaggio di una imbarcazione di circa quattro metri di lunghezza, uno scafo in legno, che nasce dalla tradizione antica delle passere dalmate e istriane, ma guarda al futuro. L'assemblaggio della barca potrà essere seguito passo per passo da cittadini e appassionati: il maestro d'ascia lavorerà ogni giorno a contatto con il pubblico, ma soprattutto a contatto con gli studenti triestini. Per la prima volta, infatti, la Società Velica di Barcola e Grignano, con il coordinamento dell'insegnante triestina (e velista) Marinella Gorgatto, il supporto della Direzione scolastica provinciale, della XIII zona della Federazione Italiana Vela e del Centro Internazionale di Fisica Teorica, ha organizzato un programma per le scuole dedicato alla Barcolana, e sostenuto da Unicredit.
Salotto.Vienna@Barcolana presenterà anche numerose altre iniziative: gli spazi ospiteranno una mostra fotografica curata dal giornalista triestino Claudio Ernè, mentre il calendario di eventi culturali a tema nautico sarà coordinato dal giornalista Leo Petto. Tra economia, storia della navigazione e dibattiti, ogni giorno sarà possibile entrare nel salotto della vela, e approfondire numerosi temi legati alla navigazione. IL calendario completo degli eventi è online sul sito www.barcolana.it, ma può essere reperito anche nell'Info Point della Barcolana la tensostruttura di fronte alla Stazione Marittima.
Tra i temi affrontati all'interno di Salott.Vienna la ricerca delle tradizioni della vela locale è senza dubbio centrale: collabora a questo viaggio nel passato anche il giornalista triestino Claudio Erné, che grazie al sostegno della Provincia di Trieste allestisce una mostra dedicata ai “Tir dell'Adriatico”, ovvero agli antichi trabacoli, le barche in legno che trasportavano merci da una costa all'altra del nostro mare. Immagini di grande valenza, che ci riportano indietro nel tempo, a una dimensione di viaggi e navigazione che la tecnologia sembra aver spazzato via con grande velocità.
Il Salotto.Vienna sarà anche spazio per eventi e intrattenimento, organizzato con lo stesso format che ha impegnato le serate estive dei triestini: performace, artisti, musica a tema e occasioni di incontro fino a tarda sera, animate da una selezione degli artisti che hanno avuto maggiore successo nel corso dell'estate.
Infine, gli incontri: dalla storia (anche triestina) della vela oceanica fino al ricordo e alla rievocazione dell'ammiraglio Straulino, passando per una riflessione sull'evoluzione del mercato nautico, che sempre più si avvicina al mondo dei catamarani, puntando alla velocità. Una riflessione che tocca anche l'economia triestina, e al suo distretto della nautica composto da piccole e medie imprese che producono attrezzature, disegnano imbarcazioni, e gestiscono servizi collegati al mare e alla vela.
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