La vittoria di Sugar Rey nel Derby ha una firma triestina

L’allenatore è Paolo Romanelli e il titolare della scuderia è Roberto Cergol

TRIESTE. La vittoria di Sugar Rey nel Derby italiano di domenica, classica per definizione dell’ippica nazionale, proietta ai massimi livelli il trotto triestino.

Triestino è l’allenatore, Paolo Romanelli, molto noto nel mondo dei cavalli, sia come driver, sia come preparatore e allevatore, e triestina è la scuderia per la quale Sugar Rey corre, la Tre-Cer, di cui è titolare Roberto Cergol, triestino anch’egli. Ma non basta; mai in precedenza nella sua lunghissima storia, il derby dei tre anni, di cui domenica si è disputata l’87 edizione, la prima nella nuova sede delle Capannelle, aveva visto trionfare un cavallo nato, domato e allevato in Friuli Venezia Giulia. La sua culla sportiva è stata quella del centro di allenamento gestito da Paolo Romanelli, dove Sugar Rey ha potuto crescere e svilupparsi fino a raggiungere questo prestigioso traguardo. Fra l’altro c’è un particolare che lega la lunga e gloriosa storia del trotto triestino a questo successo: Sugar Rey è figlio di Aurora Boreale che, quando correva, lo faceva per i colori di Marcello Skoric, appassionato triestino, titolare della scuderia Marsko che ebbe nelle sue file, fra gli altri, l’indimenticabile Indro Park.

Insomma una lunga tradizione che si perpetua. «L’emozione che ho vissuto nell’istante in cui Sugar Rey ha tagliato vittorioso il traguardo - confessa - mi resterà impressa per sempre nell’animo. Credo sia la soddisfazione più grande per un proprietario di trottatori riuscire a vincere il derby, cioè la super classica e molto del merito di questa affermazione è di Paolo Romanelli. Con lui, in questi anni in cui l’ippica è messa a durissima prova - precisa Cergol, che in passato è stato sponsor dell’Interclub di Muggia, società di pallacanestro femminile - abbiamo vissuto momenti talvolta difficili, perché oggi lavorare in questo mondo è impresa complessa. Ma abbiamo insistito e Sugar Ray, con la sua vittoria, ci ha premiato».

A guidare Sugar Rey nella corsa di Roma è stato Giampaolo Minnucci, driver romano che tutti ricordano per essere stato il pilota di Verenne negli anni in cui il trottatore italiano legittimò la sua fama di più forte cavallo di tutti i tempi.

Ugo Salvini

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