L’Alma ci prova di nuovo Stavolta non può dormire
Alle 20 al PalaDozza contro la Kontatto altra chance per andare in finale

Bologna - 03/06/2017 - i giocatori della Fortitudo Kontatto Bologna durante partita Fortitudo Kontatto Bologna vs Alma Trieste gara 3 di semifinale del play off del campionato di pallacanestro di LNP Serie A2 2016/2017 al PalaDozza (Roberto Serra / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)
TRIESTE. La brutta partita di sabato sera è ormai alle spalle, stasera al PalaDozza (alle 20, di nuovo in diretta su Sky Sport 2) si scrive un’altra storia fra Kontatto Bologna e Alma Trieste. Il tema non cambia: se i biancorossi vincono passano il turno e vanno in finale, la Kontatto deve invece vincere per conquistare la bella e non salutare i sogni di promozione in serie A. Sabato Boniciolli e la sua squadra hanno fatto ciò che dovevano: reazione psicologica, grande aggressività a tutto campo e interdizione delle aree agli avversari. Di più, non potevano. L’Alma era troppo morbida per reggere il confronto e così facendo ha “aiutato” parecchio i bolognesi a vincere. Ma nonostante tutto la sensazione che in questo momento abbia un qualcosa in più degli avversari, resta. Il problema è farlo valere in campo. Nell’unico momento di gara-3 in cui Trieste l’ha fatto, a cavallo fra primo e secondo quarto, ha prodotto senza neanche scomporsi troppo un break di 16-3 che dal -8 aveva portato al +5 facendo sbandare le Effe. Sul più bello, però, l’Alma si è piantata e Bologna ha prodotto il controbreak che ha incanalato la partita. «Quando giochi su ogni contatto, su ogni situazione e invece di tenere rimbalzi via o ti fai battere sempre, hai poco da fare. Sono partite in cui chi per primo mette personalità e forza piazza un bel tassello sul match - spiega coach Dalmasson -. Noi sabato siamo stati incapaci di produrre qualsiasi tipo di reazione e di conseguenza la Fortitudo ha avuto il pallino in mano anche con grande facilità».
Serve un’altra energia, stasera, per colpire per primi, indubbiamente. Innanzitutto, però, bisogna impedire che in testa si sviluppi il tarlo della sfiducia. «Bisogna dimostrare non solo tecnicamente, ma soprattutto mentalmente di essere capaci di giocare queste partite. Questo è il passo da conquistarsi. Come siamo arrivati qui non per caso, così dobbiamo avere la personalità per poter giocare in un clima difficile come questo. Per giocare e vincere contro questa Fortitudo dobbiamo pensare, giocare, agire di squadra». Che poi è ciò che è mancato sabato, quando un po’ tutti si sono incaponiti nel volere sfidare nel duello individuale tutta la difesa di casa, rinunciando invece a girare la palla una volta di più per cercare alla fine il varco per colpire più agevolmente ed efficacemente.
Passarsi tanto la palla e toccarla tutti in velocità, questo è il primo imperativo per questa sera. E con una maggiore concentrazione, se ne può essere certi, tanti di quei tiri sputati fuori due giorni fa dal canestro bolognese, stasera andranno a segno. Il secondo “must”, considerando anche che nuovamente Boniciolli proverà a bloccare i primi solisti biancorossi, è ciò che solo in parte è riuscito in gara-3: il solido contributo della panchina. Soltando Prandin ha saputo andare oltre il consueto, sabato sera, fin dal suo ingresso in campo. Perchè Baldasso, l’altro andato in doppia cifra, in realtà è salito di tono solo nell’ultimo quarto, quando ormai la partita era già andata. Stasera lui e Bobo dovranno ripetersi, ma dall’inizio, così come dovranno dare di più Simioni, Pecile e anche Bossi. Quest’ultimo innanzitutto a livello di lucidità in regia: tre errori uno dopo l’altro nel momento cruciale del match, non sono ammissibili per il playmaker titolare.
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