L’Atletico a Milano. Simeone: «Saremo pronti»

MILANO. Diego Simeone è già entrato nella storia dell'Atletico Madrid vincendo Europa League, Supercoppa europea e Liga, ma la Champions l'ha solo sfiorata nel 2014 a Lisbona. Due anni dopo c'è lo...
Roma, 16.02.12, Stadio Olimpico, UEFA Europa League 2011/2012 - 7a giornata - Lazio-Atletico Madrid - Diego Simeone
Roma, 16.02.12, Stadio Olimpico, UEFA Europa League 2011/2012 - 7a giornata - Lazio-Atletico Madrid - Diego Simeone

MILANO. Diego Simeone è già entrato nella storia dell'Atletico Madrid vincendo Europa League, Supercoppa europea e Liga, ma la Champions l'ha solo sfiorata nel 2014 a Lisbona. Due anni dopo c'è lo stesso avversario, il Real Madrid, a San Siro, uno stadio non indifferente per l'ex difensore interista. E di nuovo la chance di diventare il primo a portare il suo club sul tetto d'Europa. Ma le parole «costano poco» e nel vocabolario dell'argentino non c'è vendetta. «È una parola negativa, rimanda a una sconfitta. Ci sono solo nuove occasioni, che portano ottimismo e fiducia», ha detto l'allenatore a Uefa.com, prima di partire per Milano, dove in serata la sua squadra è stata accolta da circa duecento tifosi, spagnoli, argentini e interisti nostalgici del Cholo. Vogliono tornare a casa con la “orejonà!”, la coppa dalle grandi orecchie come la chiamano in Spagna. Da giorni Simeone cerca di rendere questo imperativo indelebile nelle teste dei suoi. Viene descritto sui media iberici come un martello costante, con tutto il suo repertorio da motivatore, incluso un blitz in una spa per alleggerire gambe e mente. L'idroterapia non è una novità nei metodi dell'ex difensore di Inter e Lazio, che martedì ha parlato circa 20 minuti solo ai 12 giocatori in lizza per le 11 maglie da titolare. La truppa scelta nell'appuntamento più delicato della carriera per regalare la prima Champions al club di Enrique Cerezo, che nel giorno della finale compie 13 anni di presidenza e non ha «mai visto un Atletico così in 30 anni». La missione di Simeone è anche far trionfare il suo cholismo. «Lavoriamo sul nostro stile di gioco da quattro anni e mezzo con enfasi sul livello di intensità - ha sottolineato -. Molti escono matti cercando portare i propri giocatori a quello stato: noi anche con tanti cambi abbiamo sempre mantenuto lo stesso livello di intensità». Così ha mandato in tilt Barcellona e Bayern Monaco e il loro tiki taka, l'antitesi del cholismo. «Erano due delle tre migliori al mondo, ora affrontiamo la terza - ha detto Simeone -. Il Real è diverso. È molto forte in difesa, Casemiro ha aggiunto equilibrio a una squadra con una notevole forza di fuoco. Saremo pronti e cercheremo di affrontare la partita a modo nostro».

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