Laurel e gli ex Hurlingham al Memorial Tramontin

TRIESTE. Gli amici di sempre e molte della glorie della pallacanestro triestina in auge tra gli anni '70 e '80, tra cui Rich Laurel. All'appello del secondo “Memorial Stefano Tramontin” sono accorsi...

TRIESTE. Gli amici di sempre e molte della glorie della pallacanestro triestina in auge tra gli anni '70 e '80, tra cui Rich Laurel. All'appello del secondo “Memorial Stefano Tramontin” sono accorsi in molti per rendere omaggio degnamente, e non solo con un pallone a spicchi, alla memoria di un giovane giocatore cresciuto nel Muggia Basket, scomparso nel 2011 dopo una sfida con la malattia iniziata nel 2004. L'appuntamento - organizzato dalla All In Sport in collaborazione con la Venezia Giulia Muggia e il sostegno della Sgt - è per sabato 30 marzo, sul parquet di Aquilinia, teatro di una giornata dedicata non solo alla pallacanestro ma anche all'impegno sociale. Il Memorial “Stefano Tramontin” si articola in due fasi: il quadrangolare riservato alla categoria Under 15 (1998–1999) e la sfida serale tra le formazioni targate “Amici di Rich” e “Tramonteam”.

La parte giovanile inizia alle 9.30, con la gara tra la Servolana e Salesiani Don Bosco, seguita, alle 11.30, dallo scontro fra Amici Pallacanestro Udinese e la Pallacanestro Motta di Livenza. Nel pomeriggio spazio alle finali, alle 16 quella per il terzo posto, verso le 18 per l'assegnazione del Memorial “Tramontin”.

Densa di suggestione l'appendice serale del torneo ad Aquilinia, una sorta di derby del cuore, caratterizzato da nomi, ricordi, valori e generazioni. Emblematico il progetto “Amici di Rich”, rappresentativa guidata dal mito statunitense alfiere del basket triestino griffato Hurlingam dal 1978 al 1981. Laurel vuole (ri)mettere radici da queste parti, questa volta da tecnico, anzi, anche da educatore. Vuol farlo sotto l'egida dalla Libertas Trieste del presidente Pierpaolo Richter, dando vita ad un progetto rivolto specialmente al mondo delle scuole. Sabato intanto, Rich Laurel vuole dare spettacolo, richiamando alcuni dei suoi “vecchi” compagni di avventura, da Alberto Tonut, sino ai soldati della Pallacanestro Trieste fine anni '70, come Ritossa, Forza, Oeser, supportati da Andrea Bussani, Lorenzi e molti altri. Sull'altro fronte, quello del “Tramonteam”, emerge l'altra anagrafe, quella più vicina al compianto Stefano, con gli amici radunati in suo nome, come Stefano Crotta, Zurch, Max Robba e lo stesso Stefano Tonut, sì, il “ figlio d'arte”, chiamato ad una estemporanea sfida con papà Alberto.

Si gioca per ricordare, si partecipa per trasmettere. Il torneo propone una raccolta di fondi a favore del CRO di Aviano, ma prova anche a ribadire la tradizionale finalità dello sport, ribadita con passione da Giampiero Tramontin, padre dell'atleta scomparso: «Che i ragazzi crescano e combattano bene soprattutto lontano dai contesti sportivi. Vincendo le battaglie del quotidiano».

Francesco Cardella

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