Le lacrime di mister Coceani «Si è chiusa una lunga favola»

Bumbaca Gorizia 16.10.2016 Calcio ProGorizia vs Zaule © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16.10.2016 Calcio ProGorizia vs Zaule © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA

Duecentotrentasette panchine, in tutte le competizioni, con 121 vittorie e quattro titoli, di cui tre campionati vinti (Seconda e Prima categoria, Promozione) e la Supercoppa di Promozione. Il tutto “spalmato” in sette lunghe stagioni che ne hanno fatto il tecnico più longevo e vincente della storia quasi secolare della Pro Gorizia. Fin qui in numeri, le statistiche.

Ma l’avventura biancoazzurra di mister Enrico Coceani – che dalla prossima stagione non guiderà più la Pro, passando il testimone a Fabio Franti – è fatta anche e soprattutto di umanità. Emozioni, passioni e ricordi. Quello che traspare dalla lettera che il “Coce” ha pubblicato sui social per salutare tutto l’ambiente del “Bearzot”.

«Son passati 7 anni dal mio arrivo in questa gloriosa società, anni vissuti con orgoglio, passione e soprattutto responsabilità nell’indossare una casacca così importante – le sue parole –. Da bambino quando venivo allo stadio sognavo di indossare questi colori come giocatore. Ci sono riuscito da allenatore e, credetemi, per me è come aver toccato con un dito il cielo dal colore bianco e azzurro».

Poi tante parole grate. «Ringrazio il presidente Bressan e Fabio Dapas che mi han voluto a Gorizia all’epoca, ringrazio gli altri presidenti e tutti i dirigenti che con il loro instancabile lavoro mi hanno supportato e sopportato. Un grosso grazie anche a tutti i miei collaboratori di questi anni, ma soprattutto a tutti calciatori con i quali ho lavorato e ottenuto risultati sportivi importanti. E un grazie enorme e di cuore alla famiglia Tercig, che mi ha fatto sentire uno di famiglia in tutti questi anni. La Pro Gorizia e questi colori rimarranno sempre dentro il mio cuore e attaccati sulla mia pelle».

Tanto che, assicura, continuerà a sostenere la squadra «magari insieme a quei fantastici tifosi che dalla Seconda categoria in poi ci hanno sempre seguito».

Parole che raccontano di una pagina che gira, di un libro che si chiude. Sul futuro invece (la Pro Gorizia avrebbe in mente un ruolo fuori dal campo, per lui) non è ancora il momento di sbilanciarsi.

«Nella consapevolezza di aver dato tutto me stesso nel cercare di aiutare questa società, spero di aver lasciato un bel ricordo del Coce, come persona, e di essere stato degno di indossare questa maglia – il commiato –. In questo momento non mi è chiaro cosa mi regalerà il futuro sportivo, ma di certo so che ho vissuto qualcosa di magico, qualcosa da raccontare ai nipotini, qualcosa che mi accompagnerà per tutta la vita». —

M.B.

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