Lena campione triveneto di velocità in salita

di Bruno Lubis
TRIESTE
Avesse 30 anni di meno, parleremmo di Enrico Lena come di un automobilista al top della condizione. Ma Lena, magro come un asceta e alto tanto da avere un passato non banale col pallone di basket, non trova avversari nelle gare di velocità in salita, anche se dovrebbe aver appeso la tuta di guida nell’armadio più recondito del guardaroba.
Come un gran buon vino, il pilota triestino nei giorni scorsi ha ottenuto un prestigioso successo nel campionato Triveneto di velocità in salita. Se si paragona il guidatore al vino la botte preziosa, la barrique, è la macchina: la Lancia Fulvia Hf, macchina di gran classe ai suoi bei dì, vanto di certi scapoli di classe, eleganti, veri dandy degli Anni Sessanta e Settanta (mentre le rombanti Alfa si addicevano ai grimpeur d’antan). Lena si è imposto nettamente agli altri concorrenti in virtù di una vittoria (nella Caprino-Spiazzi) di 4 secondi posti (Vittorio Veneto-Cansiglio, Verzegnis-Sela Chianzutan, Trento-Bondone, e sul Nevegal) e del terzo posto di classe e settimo assoluto nell’ultima tappa di Pedavena.
Con la sua Fulvia preparata al solito magistralmente da Alessandro e Rino Marchesic, Lena nell’appuntamento decisivo doveva solo tenere a debita distanza Gonella e portare a termine la gara per non regalare all’avversario diretto tutto il divario di punti che lo avvantaggiavano in classifica.
Ma Lena, tanto per essere ancora più sicuro, ha fatto anche di meglio, andando addirittura sul podio. E stabilendo il record (se la memoria non inganna i cultori dell’automobilismo locale): il primo triestino a imporsi nel Triveneto di velocità in salita.
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