Leoni, afa e campo Partenza in salita

Gli inglesi hanno già vinto la sfida del tifo: attesi in 10 mila
Di Alessandro Bernini

INVIATO A MANAUS. «È stato un piacere far parte di questo gruppo, mi sono proprio divertito. Ora lascio a voi la parte difficile! In bocca al lupo... Azzurri!». L’ultimo cinguettio brasiliano di Andrea Ranocchia chiude il recinto dipinto di azzurro. Non si entra e non si esce più, torna a casa anche il portiere Antonio Mirante («Sono fiducioso, abbiamo lavorato bene, di certo l’esordio con l’Inghilterra sarà fondamentale» ha detto prima di salire sull’aereo) e dunque con questi 23 si arriverà alla fine del Mondiale, nella speranza che ci siano molte pagine del calendario da sfogliare.

De Sciglio migliora. Ranocchia torna a casa perché lo spavento iniziare per l’infortunio di Mattia De Sciglio è ormai svanito. «L’esame ha evidenziato solo un edema al livello del bicipite, espressione della contrattura muscolare – ha spiegato il medico Enrico Castellacci –. De Sciglio resta con noi, ovviamente salterà la prima partita contro l’Inghilterra, poi cercheremo con tutti i mezzi di rimetterlo in sesto il prima possibile. Verificheremo le condizioni del giocatore quotidianamente se non ora dopo ora, salterà la prima, ma poi non c’è alcuna preclusione per le altre partite».

Insomma, se tutto fila liscio, l’esterno milanista potrebbe tornare titolare contro il Costa Rica, sempre che (e non sarebbe un brutto segnale...) Prandelli non decida di confermare la linea a quattro che presenterà stasera con l’Inghilterra.

L’arbitro e il supermercato. Sembra dare discrete garanzie la designazione di Bjorn Kuipers, olandese di 31 anni che durante la settimana gestisce un supermercato a Oldenzaal (dove è nato): si chiama “C1000" e ha anche vinto alcuni premi a livello cittadino.

Figlio d’arte (anche suo padre era arbitro), sembra decisamente più stimato a livello internazionale che non in Olanda, dove lo considerano un raccomandato. C’è di più: in un rapporto segreto della commissione arbitrale olandese Kuipers è stato descritto come «bravo, ma arrogante».

Resta il fatto che ha diretto l’ultima finale di Champions tra Real e Atletico (con espulsione di Simeone nel finale) il che non è poco. Arbitrerà per la prima volta sia l’Italia che l’Inghilterra.

I precedenti. Abbiamo affrontato 24 volte la nazionale inglese, il bilancio è di 10 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte. L’ultima vittoria (in amichevole) dell’Inghilterra risale al 4 giugno 1997: 2-0 firmato da Wright e Scholes. Ma non ditelo troppo in giro che è passato così troppo tempo.

Tifosi azzurri e hooligan. Di certo non vinceremo la partita del tifosi. In totale sono attesi un migliaio di tifosi azzurri, di cui molti residenti in Brasile, mentre a Manaus ieri erano già 7.000 gli inglesi e oggi ne sono attesi altri 3.000.

Non sembrano esserci problemi di sicurezza. Gli hooligan sono stati bloccati in patria, qui al massimo ci potrà essere qualcuno che farà impennare gli affari di bar e pub.

Comunque la Farnesina ha rinforzato i servizi e già da due giorni è attiva anche una cellula consolare mobile.

Bagarini scatenati.Negli anni la Fifa ha cercato di migliorare il suo circuito di distribuzione dei ticket, cercando di eliminare il fenomeno del bagarinaggio. Beh, Blatter ha fallito anche qui.

Ieri mattina bastava aggirarsi intorno all’Arena Amazonia per veder spuntare come funghi gente che ti offriva biglietti. I “polli” più graditi sembrano essere gli inglesi. Tant’è che alla domanda «Ticket?» e alla risposta «io italiano» quasi tutti spariscono. Hanno capito che con noi è dura. Agli inglesi vengono invece offerti biglietti addirittura a 600 euro, e quelli che lo comprano a 300 si sentono anche astuti...

Il rientro degli azzurri. L’intenzione di Cesare Prandelli è di stare a Manaus meno possibile, soprattutto viste le condizioni climatiche. Così dopo la partita la squadra dovrebbe tornare in albergo per la cena e ripartire subito per Rio .

Il solito Osvaldo. Tanto per non perdere il vizio, Pablo Daniel Osvaldo ne ha combinata un’altra delle sue anche da casa. «Contento di non far parte di questa farsa» ha twittato con una vena polemica che sembrava riferita alla sua mancata convocazione. Poi è tornato sui suoi passi, un chiarimento che però qualcuno ha interpretato come un modo per rimediare. «Il mio tweet era riferito al rigore inesistente che hanno dato al Brasile e non c’entra nulla con l’Italia che spero vinca il Mondiale!».

«Azzurri anticipatici». Da domani, infine, si torna a Mangaratiba dove il sindaco Evandro Capixaba non sembra amarci più di tanto. «Antipatici questi italiani, sembra che lì dentro ci sia Obama, è tutto chiuso...», ha dichiarato al quotidiano Folha de Sao Paulo. Vero che il ritiro dell’Italia è un bunker, ma certo non avrebbe potuto essere un Luna Park aperto a tutti.

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