L’ex primavera Nicolini: resto qui l’ho promesso anche a mio nonno
TRIESTE. Il suo intervento durante la conferenza dei tifosi della scorsa settimana ha strappato applausi a scena aperta. Ed è comprensibile: sentire un ragazzo triestino di 18 anni dire di aver rifiutato altre offerte per aspettare che nasca la Nuova Triestina e sperare di indossarne la maglia, non poteva che infiammare gli animi. Anche perché non è il solo, ma solo una sorte di portavoce di un gruppetto più ampio. Quel ragazzo è Kevin Nicolini, nella stagione passata nella Berretti di Gorgone e ora fiducioso di vestire ancora il rossoalabardato: «Lo confermo, quest’estate ho avuto diverse proposte da squadre che giocano in regione, ma pur non interrompendo i contatti ho preferito rifiutarle. Ho spiegato loro che volevo restare alla Triestina e mi hanno capito. E dico subito che non solo il solo ad aver fatto queste scelte: non voglio fare i nomi, ma c’è un gruppetto che aspetta perché vuole continuare l’avventura con la maglia rossoalabardata». A rendere così determinato Nicolini non è solo l’amore per la maglia, ma anche una vecchia promessa fatta da ragazzino: «A spingere per questa decisione – spiega Kevin – è l’amore per i colori della propria squadra e per la propria città. Ma c’è anche un altro aspetto: io sono sempre stato tifoso dell’Unione e già da piccolo, quando avevo cinque o sei anni, andavo con mio nonno in curva a vedere la Triestina. Proprio la prima volta che ci siamo andati, feci una promessa a mio nonno e gli dissi che un giorno avrei giocato su questo campo con la maglia della prima squadra della Triestina. E’ anche per quel preciso impegno che ho deciso di restare, sperando che quel sogno adesso si avveri». E adesso è ovvio che Nicolini spera di essere in prima fila tra i papabili giocatori della Nuova Triestina. Andasse così, vedrebbe premiata una scelta che ha già dimostrato di voler fare in passato: «Io da piccolissimo ho iniziato nelle file del Muggia, dove abito, ma quand’ero in prima media Gubellini mi aveva scelto per entrare nelle giovanili alabardate. Poi con lo sfaldamento del settore giovanile post Tonellotto dovevamo tornare indietro, ma già allora chiesi quale sarebbe stata la scelta più opportuna per poi fare ritorno più facilmente alla Triestina, e così decisi per il Borgo San Sergio. Che ancora ringrazio perché si dimostrarono aperti a un mio nuovo ritorno alla Triestina, che infatti si avverò». Nicolini è pronto a ripartire anche se la stagione passata non è stata delle più felici: «E’ stato un anno difficile, sia per problemi fisici che personali, così ho fatto fatica a trovare continuità. Ma i problemi si superano e chiaramente sono pronto a ripartire. Il mio ruolo? Un attaccante mancino che può spaziare su tutto il fronte di attacco. A parte l’anno che ho giocato nei Giovanissimi da capitano, nel quale ho fatto la prima punta, prediligo il ruolo di seconda punta o trequartista: sono più uno che fa far gol agli altri, ma se c’è da segnare non mi tiro certo indietro. E in ogni caso sono molto altruista, prima di tutto viene sempre la squadra».
Antonello Rodio
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