L’ex Vecchiato: «La Triestina ha un attacco tra i migliori della D»

TRIESTE. Roberto Vecchiato, 41 anni compiuto lo scorso dicembre, non è solo un ex giocatore alabardato che ha indossato la maglia dell’Unione per due stagioni a cavallo dell’anno 2000, ma è anche il...
Di Antonello Rodio
Lasorte - Triestina - Gubbio - Vecchiato
Lasorte - Triestina - Gubbio - Vecchiato

TRIESTE. Roberto Vecchiato, 41 anni compiuto lo scorso dicembre, non è solo un ex giocatore alabardato che ha indossato la maglia dell’Unione per due stagioni a cavallo dell’anno 2000, ma è anche il tecnico di quel Belluno che sta facendo ottime cose, è terzo in classifica e domenica riceverà proprio la Triestina in una partita che può segnare una svolta nel campionato di serie D.

Vecchiato, cosa ricorda di quelle due stagioni passate a Trieste?

«Ho ricordi molto belli. Eravamo in C2, nel primo anno perdemmo la semifinale con la Vis Pesaro, ma al secondo fummo promossi vincendo con Pro Patria e Mestre. Ho avuto la fortuna di avere due allenatori bravi come Costantini ed Ezio Rossi, ma io a Trieste ci ho vissuto addirittura 7 anni, e non si scorda un periodo così lungo, sono legato a questa città».

Lo scorso anno ancora giocava, poi subito il passaggio ad allenatore: come è andata?

«Ho giocato fino allo scorso anno con il Real Vicenza, poi mi ha telefonato l’ex ds della Sacilese dove io giocavo e mi ha chiesto se ero disposto a smettere e ad allenare subito il Belluno in serie D: a 41 anni era difficile rifiutare una proposta del genere e mi sono gettato in questa avventura. Iniziare subito dalla serie D non è semplice, però le cose stanno andando bene».

In effetti il suo Belluno sta andando alla grande.

«Sono contentissimo di quello che stiamo facendo: a luglio la società mi ha chiesto di raggiungere la salvezza il prima possibile, ma stiamo andando oltre ogni tipo di aspettativa. E poi in rosa ci sono tanti bellunesi, ci sono tanti giovani, insomma ci sono tante piccole cose che ci rendono orgogliosi».

Dove volete arrivare?

«L’ambizione è quella di raggiungere i 42 punti prima possibile, poi punteremo al massimo, eventualmente anche ai playoff».

Avete un ruolino casalingo da schiacciasassi.

«Abbiamo fatto sei vittorie e due pareggi, ma anche in trasferta cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco e di determinare la partita. Poi ci sono anche gli avversari. Anche all’andata a Trieste giocammo una partita di attacco, ma perdemmo e nel calcio ci sta».

Che partita si aspetta domenica?

«Mi aspetto di affrontare una Triestina che sta bene e sta facendo punti, che verrà a Belluno per rimanere compatta. Noi cercheremo di avere pazienza e di fare una bella partita».

Si aspettava di trovare la Triestina più in alto in classifica?

«Sono sincero, è difficile giudicare il rendimento delle altre squadre da lontano, sarebbe un parere superficiale e poi non lo trovo nemmeno corretto. Quello che posso dire, guardando la caratura degli attaccanti, è che certamente la Triestina ha uno tra i migliori reparti avanzati della categoria».

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