L’Inter ha deciso: tutti in ritiro per ritrovare la tranquillità

MILANO. «Andiamo in ritiro per poter lavorare con tranquillità, senza distrazioni e con la mente libera. Non è finito niente. Bisogna essere forti, rialzarsi e non mollare». Roberto Mancini torna a...

MILANO. «Andiamo in ritiro per poter lavorare con tranquillità, senza distrazioni e con la mente libera. Non è finito niente. Bisogna essere forti, rialzarsi e non mollare».

Roberto Mancini torna a parlare dopo il silenzio stampa deciso seguito alla sconfitta contro la Fiorentina e annuncia - nel corso di un'altra giornata tesa - che l'Inter sarà in ritiro da oggi e fino alla sfida di sabato sera contro la Sampdoria. Una decisione apparentemente non punitiva ma necessaria per ritrovare serenità, almeno secondo Mancini in versione 'soft' dopo mesi a nervi scoperti. Il momento è pessimo, la squadra è fragile, latitanti gioco e risultati.

Arriva la stangata del giudice sportivo con le squalifiche di Medel, Telles e Kondogbia che salterà Sampdoria e Juventus se il ricorso presentato dall'Inter non dovesse essere accolto.

Un altro passo falso potrebbe compromettere in modo forse irreversibile la corsa al terzo posto e così è arrivata la decisione, forse un pò sofferta, di restare in ritiro per i prossimi giorni. Serviva una soluzione ai problemi dei nerazzurri in pieno psicodramma. Mancini ne parla con il presidente Thohir durante la cena dopo la sfida del Franchi. La decisione era nell'aria. Il club non confermava, ma la voce si faceva insistente. L'ufficialità arrivava nel tardo pomeriggio. E Mancini lo annuncia alla squadra alla quale parla con toni non esasperati ma fermi: l'Inter ha bisogno di normalità e tranquillità.

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