L’INTERVISTA »IL BOMBER

TRIESTE . Dopo la bella doppietta realizzata nella storica serata di Vicenza, anche contro il Santarcangelo Mirco Petrella ha provato più volte a rendersi pericoloso sulla destra: alla fine è stato...
Lasorte Trieste 28/10/17 - Serie C, Triestina - Santarcangelo, Petrella
Lasorte Trieste 28/10/17 - Serie C, Triestina - Santarcangelo, Petrella
TRIESTE . Dopo la bella doppietta realizzata nella storica serata di Vicenza, anche contro il Santarcangelo Mirco Petrella ha provato più volte a rendersi pericoloso sulla destra: alla fine è stato anche uno degli alabardati più positivi nello scialbo sabato sera della Triestina, ma anche per l’attaccante ex Teramo il pareggio dell’altra sera al Rocco è stata una grande delusione.


«Per noi era troppo importante vincere contro il Santarcangelo – dice Petrella - perché ci avrebbe fatto fare il salto di qualità definitivo verso le zone di alta classifica. E invece purtroppo qualcosa ci è mancato. A dire il vero non so cosa di preciso, ma qualcosa è mancato di sicuro. Un vero peccato, perché è vero che il campionato è ancora lungo e possibilità ce ne saranno ancora, ma ovviamente resta la grande amarezza per una partita che poteva essere e invece non è stata». Un difetto, quello di mancare la svolta decisiva subito dopo una grande prova, che comincia a essere troppo frequente per l’Unione. Un neo che sottolinea lo stesso Petrella: «Dopo una grande vittoria come quella ottenuta a Vicenza, bisognava consolidare il tutto vincendo in casa. E invece puntualmente, come è già accaduto, abbiamo toppato la partita seguente, quella decisiva per il salto di qualità e il balzo in classifica. Ripeto, siamo ancora ad ottobre e di tempo per risalire ce n’è ancora molto, ma anche noi dopo il successo al Menti speravamo francamente di continuare una striscia vincente che invece purtroppo si è già fermata». Nel dopopartita di sabato sera, il tecnico alabardato Sannino ha insistito sul fatto che alla squadra stavolta è mancato il fuoco, la voglia e l’intensità necessarie per vincere. E anche Petrella concorda con questo giudizio: «Il mister ha usato la parola giusta, ci è mancato il fuoco, quel qualcosa in più che serve per portare a casa la vittoria. Come ho detto i motivi precisi del perché è successo non li so, ne parleremo in settimana e cercheremo la soluzione, perché sicuramente è una cosa da risolvere se vogliamo risalire in classifica. La mia prestazione? Ho cercato di dare una mano alla squadra come al solito, però è vero che ci sono riuscito di meno rispetto alla partita di Vicenza». Nel frattempo, l’attaccante che a inizio campionato aveva giocato davvero poco, si gode una posizione e un modulo che certamente gli sono più congeniali: «In effetti sono nato nella posizione di esterno alto del 4-3-3 - conferma - comunque nel corso degli anni mi sono adattato a fare un po’ tutto e dove serve, cerco di farmi trovare sempre pronto». Comunque tempo per piangere sul latte versato non ce n’è, ora arriva un altro derby in casa di una delle maggiori protagoniste del campionato. Una trasferta per la quale Petrella è molto fiducioso: «Adesso andiamo a Pordenone, ma sono ottimista perché quando bisogna giocare con squadre di alta classifica, diamo forse il meglio di noi. Speriamo di far bene e di riprenderci quello che abbiamo perso contro il Santarcangelo».




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