L’Itala va a Belluno per abbandonare l’ultima posizione

Si apre una serie di tre partite che saranno importanti per rilanciare in classifica la squadra gradiscana
Bumbaca Gorizia 16.10.2011 calcio ISM Gradisca vs Delta Porto Tolle - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16.10.2011 calcio ISM Gradisca vs Delta Porto Tolle - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

di Luigi Murciano

GRADISCA

E’ il tempo delle verità in casa dell’Ism Gradisca. La formazione isontina inaugura questo pomeriggio, sul campo del Belluno, il mini-ciclo di tre gare chiamato a rilanciare, o al contrario a complicare notevolmente, l’obbiettivo-salvezza della squadra allenata da Giuliano Zoratti. Oggi i dolomitici, domenica prossima il Concordia in casa, quindi il derby in casa Sanvitese. Tre partite contro formazioni di pari livello per dire che l’Itala San Marco c’è ancora. E che in questo campionato può starci e lottare fino alla fine.

La serie nera seguita all’inebriante successo col Pordenone – sei incontri, un solo punto conquistato, 15 centri al passivo – ha relegato Coacci e compagni all’ultimo posto. Una sensazione mai provata prima dal club della Fortezza, anche se quest’anno l’ambiente biancoblù era ben preparato a un torneo di sofferenza. Ora però la fase di apprendistato per la giovane truppa di Zoratti è necessariamente terminata e c’è da badare al sodo. E parecchio. Ne è ben consapevole il tecnico dei gradiscani, che già dopo la sconfitta casalinga contro la capolista Delta Porto Tolle aveva auspicato un cambio di rotta dei suoi, soprattutto a livello caratteriale.

«Sinora non abbiamo alcun motivo di vergognarci delle sconfitte patite, arrivate tutte contro squadre di un certo livello – ribadisce “Zorro”- nè posso rimproverare eccessivamente dei ragazzi che non hanno grande esperienza in questa categoria. Dopo due mesi però credo che sia ora di pretendere almeno un piccolo salto di qualità, soprattutto mentale. Ci sta di perdere ma l’atteggiamento della squadra deve essere quello giusto – così ancora l’esperto tecnico tarcentino -. Invece nelle ultime domeniche ho visto che stavamo diventando recidivi su certi aspetti, sia tattici che caratteriali. Ora non possiamo più sbagliare».

Il Belluno è società dal pedigree importante, ma l’attualità racconta come anche da quelle parti non è che si navighi nell’oro: molti giovani di belle speranze e che Dio provveda. «La realtà del calcio dilettantistico ormai è questa. Io credo che a Belluno potremo giocarcela – così ancora Zoratti – soprattutto se sapremo essere ordinati e concentrati in difesa e se davanti sapremo aiutare le nostre punte con l’inserimento dei centrocampisti. La squadra si è allenata bene, con intensità. Non credo che la paura possa bloccarci, siamo pur sempre solo in ottobre. Abbiamo solo bisogno di una piccola iniezione di fiducia».

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