L’Italia con il dilemma dei numeri 12

Perin, Mirante, Sirigu: quando il sostituto di Gigi Buffon diventa un problema
Di Alessandro Bernini
Firenze, 29.05.14, Centro Tecnico Federale della FIGC a Coverciano, ritiro della nazionale italiana di calcio in vista del mondiale di Brasile 2014 - Nella foto: Gianluigi Buffon e Antonio Mirante osservano Mattia Perin
Firenze, 29.05.14, Centro Tecnico Federale della FIGC a Coverciano, ritiro della nazionale italiana di calcio in vista del mondiale di Brasile 2014 - Nella foto: Gianluigi Buffon e Antonio Mirante osservano Mattia Perin

INVIATO A MANGARATIBA. I guardiani d’Italia ci hanno sempre fatto dormire tra due guanciali. Lo dice la storia e la tradizione. Eppure ci troviamo alla vigilia di questo Mondiale ad augurarci che Gigi Buffon sia un buon latte fresco ma anche a lunga conservazione. Perché dietro Mattia Perin ha fatto un patatrac contro la Fluminense, Antonio Mirante non ha dato grande senso di sicurezza, mentre il vice designato Salvatore Sirigu è in ripresa ma ancora acciaccato.

La tradizione. Eppure i veri numero uno sono sempre nati da noi. E in passato ci sono stati anche dualismi di spessore. Ricordate ad esempio quella tra Ricky Albertosi e Dino Zoff a cavallo degli anni sessanta e settanta, quella tra Gianluca Pagliuca e Angelo Peruzzi negli anni novanta, ultima quella tra il giovane Buffon e un Francesco Toldo nel pieno della maturità. C’è stata anche quella tra Stefano Tacconi e Walter Zenga, anche se il primo ha lasciato sempre molto poco spazio al secondo.

Perin e Mirante. È evidente che adesso stiamo vivendo un vero e proprio periodo di magra, tra invasioni straniere e giovani in rampa di lancio che però non esplodono. Non è un caso che, se non rinunciato in partenza, qui in Brasile avremmo visto anche Morgan De Sanctis, 37 anni già compiuti all’anagrafe.

La partita contro la Fluminense ha mostrato un Perin troppo incerto, forse ancora acerbo. «Mattia ha la mia fiducia – ha detto ieri Cesare Prandelli –, non bisogna dimenticare che quella era la sua partita d’esordio. Comunque è un ragazzo forte e sicuro dei propri mezzi per cui resta una soluzione affidabile». Ma, ripetiamo, sia lui che Mirante non darebbero all’Italia una sensazione di completa affidabilità.

Il recupero di Sirigu. Per fortuna ieri il numero uno del Paris Saint Germain stava già meglio, si è allenato col preparatore dei portieri Vincenzo Di Palma, si cerca di stringere i tempi per portarlo in panchina contro l’Inghilterra.

Stop Verratti. A proposito di infortuni. Marco Verratti già domenica sera nel viaggio in pullman verso Volta Redonda aveva accusato un malessere, e ieri è spuntata la febbre. Staff medico allertato perché i tempi per recuperare sono molto stretti.

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