Lo Jadran riprende smalto Padova finisce massacrata

Non c’è partita a San Vendemiano per un’Ardita rimaneggiata e distratta Con Arzignano s’interrompe bruscamente la serie positiva della Falconstar
Bumbaca Gorizia 06-12-15 Basket UGG Ardita Jadran - Fotografia di Ilaria Tassini
Bumbaca Gorizia 06-12-15 Basket UGG Ardita Jadran - Fotografia di Ilaria Tassini

QUI ARDITA Non c'è partita, a San Vendemiano. L'Ardita Gorizia torna a casa con le ossa rotte da una trasferta cruciale per il proseguo della stagione, e che già alla vigilia si annunciava proibitiva a causa delle assenze pesantissime di Nanut e Manservisi, e con bomber Mucic che accusa un guaio alla caviglia a inizio secondo quarto, e abbandona il match per precauzione. Finisce 92-56 per i Rucker, che hanno giocato con il cuore pesante per la tragedia che poche ore prima ha sconvolto la società, con un terribile incidente stradale che ha spezzato la giovane vita di un ragazzo della formazione biancorossa che milita in Promozione. Troppo spuntata, comunque, l'Ardita, e troppo più forte questo San Vendemiano, che tira a canestro con il 54% di realizzazione, che sale addirittura a 60 da due (34% da tre). Di contro, i goriziani hanno sbagliato tanto e, come nel caso di Fornasari, si sono caricati di falli inutili. Non poteva bastare capitan Marcetic, in campo dal primo all'ultimo istante e capace di siglare 22 punti, affiancato quasi dal solo Casagrande (16 punti). E lo si è capito in fretta, che non sarebbe stata serata, visto che dopo una manciata di azioni San Vendemiano era già avanti di sette (9-2 a 7’30” dalla prima sirena), per non voltarsi più. Sul finire del primo quarto Rossetto ha infilato la tripla del più 10 (16-6), e i Rucker hanno contenuto l'orgoglioso tentativo di reazione dei goriziani, andando al primo riposo avanti in doppia cifra (22-12). Era solo l'inizio di una fuga che nel secondo quarto ha assunto dimensioni maggiori: pronti-via e Pin Dal Pos mette la “bomba” che taglia le gambe a Marcetic e compagni, che restano al palo e sprofondano a meno 18 (30-12), trovando poi solo i canestri per congelare il distacco, che infatti a metà gara resta più o meno lo stesso (45-26). Alla ripresa della ostilità la bandiera bianca sventola sul ponte dell'Ardita: un parziale da soli 7 punti contro i 21 dei veneti porta San Vendemiano fino a 33 lunghezze di margine (66-33). Che diventeranno addirittura 44 nell'ultimo parziale. L'orgoglio serve solo a issarsi a quota 56.

Marco Bisiach

QUI FALCONSTARSi interrompe con Arzignano la serie positiva della Energy Lab Falconstar, ed è una sconfitta pesante, anche nel punteggio con gli ospiti che incamerano il 2-0 nei confronti diretti e i monfalconesi che si staccano nel finale fino a un -14 che in un campionato così equilibrato può contare specialmente in caso di arrivo a pari punti di più squadre. Il 17-2 con il quale la Falconstar ha iniziato la gara ha probabilmente illuso Bonetta e compagni di poter avere vita facile contro una Arzignano troppo brutta per essere vera nei primi minuti, persa tra air-ball grotteschi e palle gettate alle ortiche. Dal 5’ in poi, però, è stata tutta un’altra gara. Il Garcia Moreno ha cominciato a macinare gioco, costruendo tiri aperti e iniziando a segnare con continuità dalla linea dei tre punti. Nel secondo quarto l’errore della Falconstar è stato quello di far diventare la partita una gara di tiro da fuori: solo Arzignano, però, ha continuato a generare tiri in ritmo mentre la Energy Lab ha più che altro forzato le conclusioni, senza quella pazienza e quella lucidità richiesta alla vigilia da coach Franceschin. All’intervallo lungo, Arzignano aveva già ridotto il margine a 4 punti (37-33 al 20’) e si è portata dietro l’inerzia nella ripresa. Al 23’ il primo sorpasso (40-39) con il canestro di Montanari. La Falconstar non trova soluzioni e a metà quarto il Garcia Moreno conduce 45-39 con i biancorossi che segnano solo 2 punti nei primi 6’ della frazione. Colli, con un canestro e fallo, prova a dare la scossa ma gli ospiti tengono, anche perché cominciano a farsi sentire anche a rimbalzo offensivo trovando diversi secondi tiri. Al 30’ Arzignano conduce 55-49. L’ultimo sussulto biancorosso, quello che fa sperare in uno nuovo ribaltamento di fronte, avviene all’inizio dell’ultima frazione, quando uno sprazzo di Quargnal riporta in parità il match a quota 55. I veneti però non si scompongono e con l’ottimo Monzardo si riportano avanti. La pressione a tutto campo della Falconstar non sortisce effetti positivi perché Arzignano ne viene fuori bene trovando canestri in transizione. La Falconstar continua a insistere nel tiro da tre punti ma non è proprio giornata, e anzi il divario si dilata, e non era il caso.

Michele Neri

QUI JADRAN Troppa grazia. Lo Jadran trova conferma a Padova dello stato di salute e azzecca il duplice obiettivo della vigilia: dare continuità a gioco e soprattutto ai risultati. Con l'infermeria quasi svuotata, rotazioni più ricche e la celere integrazione del nuovo acquisto Grbac, la compagine carsolina pare abbia riverniciato la stagione in C Gold, ne sa qualcosa la Virtus Padova, ieri gelata in casa, bloccata a meno di 50 punti e distanziata di 27, come dire difesa eccellente e attacco senza sprechi. È stato così e fin dalle prime battute di gioco, emblematiche della giornata di vena dei “plavi”. Jadran sempre in vantaggio come testimoniato dal primo graffio di 2-8, con Ban già protagonista, autore di 20 punti (6/10 da 2, 2/ 3 da 3) di cui 16 solo nell'arco della prima parte della gara. Padova atterrito e con poche cartucce a segno, mai capace di riaprire realmente la pratica ma solo di scalfire il margine, rosicchiando pochi punti per volta. Troppo poco dunque per spaventare lo Jadran, bravo anche a non ricadere negli sbagli di un tempo, senza dilapidare mai il vantaggio, anzi, nutrendolo dalla seconda metà della terza frazione, dove da + 10 si è passati a breve alla rassicurante dote di un + 22. Padova evapora, la gara si chiude e per l'allenatore Mura c'è anche possibilità di concedere un maggior minutaggio ai più giovani, da Daneu (8) al recuperato Ridolfi (9) a secco da 3 su 7 tentativi ma mai a salve nelle quattro conclusioni da 2. «Non bisogna esaltarsi, abbiamo fatto solo il lavoro progettato in settimana - ha commentato il tecnico dello Jadran Mura partita - Sapevamo che Padova è una squadra con tanti punti nelle mani e che soltanto una grande prova difensiva ci avrebbe permesso di farcela. I ragazzi hanno recepito il compito e lo hanno messo in pratica e sono stati bravi poi nella gestione della gara. Bravi tutti ma dobbiamo subito accantonare l'impresa ora con il recupero degli effettivi e con le rotazioni all'altezza non abbiamo più scuse».

Francesco Cardella

Riproduzione riservata © Il Piccolo