L’Olimpia combatte ma cade e la salvezza ora diventa utopia

GORIZIA. Come un tie-break, ma senza punti. L’Olympia gioca per oltre due ore un testa a testa infinito contro l’Aduna Volley, ma anche la trasferta di Casalserugo alla fine si rivela sterile: la...
Di Stefano Bizzi

GORIZIA. Come un tie-break, ma senza punti. L’Olympia gioca per oltre due ore un testa a testa infinito contro l’Aduna Volley, ma anche la trasferta di Casalserugo alla fine si rivela sterile: la formazione biancoblu deve accontentarsi di portare a casa soltanto i complimenti degli avversari. Una consolazione che comincia ad essere sempre meno consolante. «Prendere i complimenti di tutti, ma non i punti, comincia a stufare», dice Fabrizio Marchesini che poi aggiunge: «I ragazzi meriterebbero qualcosa di più perché, a ben guardare, solo in un paio d’occasioni siamo stati inguardabili. I nostri parziali sono sempre buoni». Come in tante altre occasioni, in termini di punti, alla fine, il gap tra il sestetto goriziano e quello avversario è stato ancora una volta minimo: 7 punti in quattro set. «Ce la giochiamo sempre alla pari, ma la realtà delle cose è che siamo lontani 15 punti dalla salvezza», è l’amara constatazione del tecnico dell’Olympia che è realista e considera ormai utopistico pensare di poter rimanere in serie B2.

Nonostante all’andata fosse finita al tie-break, nel raffronto con la gara giocata al PalaSpacapan, Marchesini parla di evidenti progressi. «A parte il terzo set, sono contento: giochiamo in maniera piacevole, anche se poi ci capita di commettere errori barbari. Servirebbe una vittoria, anche rocambolesca», osserva l’allenatore biancoblu che a Casalserugo è partito schierando Matej Juren, Dragan Pavlovic, Pietro Righini, Gabriele Zampar, Lorenzo Visin e Samuel Princi. Nel primo set la squadra è stata avanti fino al 24-22. «Poi sul cambio palla non abbiamo più fatto niente per tre azioni». La reazione è però arrivata già nel parziale successivo che l’Olympia ha dominato. Nel terzo set, però la squadra si è concessa una vacanza e l’Aduna si è riportato avanti nel punteggio. La quarta frazione ha registrato di nuovo l’avvio positivo dei goriziani che sono arrivati al primo time-out tecnico un vantaggio di 3 punti. Il margine è poi arrivato a quattro lunghezze (6-10) ma sull’8-12 gli ospiti si sono arenati. I veneti hanno pareggiato e da lì in avanti è stato braccio di ferro un infinito che si è concluso soltanto sul 35-33 per i padroni di casa. In pratica, le due squadre hanno giocato un tie-break-non tie-break. «È andata come nel quinto set della scorsa settimana – dice Marchesini - Noi abbiamo distribuito l’attacco, loro hanno attaccato a uno, ma sono stati più efficaci. Purtroppo ricadiamo sempre negli stessi errori, mentre il loro opposto, Fusaro, è stato decisivo».

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