Lollo, un indice verso il cielo: «Siamo pronti a lottare»

Baldasso è stato tra i protagonisti del primo confronto: «Non abbiamo esagerato nell’esultanza perchè l’attenzione era già rivolta alla seconda partita»
Foto BRUNI 20.05.17 Pallacanestro PLAY-OFF : Alma Trieste- Fortitudo-semifinali gara 1-Baldasso
Foto BRUNI 20.05.17 Pallacanestro PLAY-OFF : Alma Trieste- Fortitudo-semifinali gara 1-Baldasso
TRIESTE. Le immagini che raccontano il primo episodio della semifinale tra Alma e Fortitudo non mancano. La grinta di Parks che segna e subisce fallo, il coraggio di Green che ruba palla a Legion e schiaccia a due mani nascondendo dietro una smorfia il dolore alla caviglia, la fisicità di un Cittadini pronto a convertire, schiacciando, un rimbalzo offensivo.

Su tutte, in un risveglio a forti tinte biancorosse, restano negli occhi i fotogrammi della partita di Lorenzo Baldasso, un fattore in gara1 grazie all'intraprendenza offensiva e all'abnegazione difensiva.

Partita solida e matura, da grande giocatore quella della ventiduenne guardia torinese, apprezzabile perchè arrivata nel momento più importante della stagione.

Quell'indice alzato verso il cielo dopo ogni bomba segnata sta diventando una delle fotografie più belle della stagione dell'Alma.

Allora Baldasso, ci porta dentro lo spogliatoio dell'Alma? Cosa è successo dopo il successo in gara1?

Ho visto esultanza contenuta, nella consapevolezza che domani (stasera ndr) si torna in campo e dovremo rimettere tutto in discussione. Abbiamo superato il timore e la paura che una squadra molto fisica come la Fortitudo incuteva, abbiamo capito che siamo qui perchè ce lo meritiamo e che, davvero, ci possiamo giocare fino in fondo le nostre chance. La soddisfazione è durata il tempo della doccia. Già uscendo dallo spogliatoio testa e cuore si sono proiettate su gara2.

Contro la Kontatto Fortitudo, l’Alma ha vinto giocando la sua pallacanestro, brava a reggere nei momenti difficili per poi rientrare alla fine del primo tempo e uscire alla distanza.

Abbiamo chiuso il primo quarto sotto di dieci perchè abbiamo subito 23 punti. Non possiamo permettercelo, non fa parte del nostro modo di giocare. Il nostro punto di forza è sempre stato la difesa, quando ci siamo ritrovati abbiamo preso fiducia e le cose hanno cominciato a funzionare anche in attacco.

N
el momento più difficile della partita hanno pesato le giocate di Andrea Pecile. Decisiva la sua classe e la sua personalità per reggere l'urto della Fortitudo nel primo tempo.

Sono contento per lui perchè è un triestino e questi play-off sono suoi. Andrea ha fatto un po' di fatica nelle serie precedenti ma è il nostro leader e quando parla, in campo o nello spogliatoio, tutti lo stiamo ad ascoltare.

Cosa possa succedere stasera in una gara2 ricca di spunti e contenuti è davvero difficile da capire. Quanto inciderà la voglia di riscatto di Bologna o l'assenza di Cinciarini sono variabili di cui tener conto.

Cambierà poco da un punto di vista del copione perchè in un giorno non ti puoi mettere a stravolgere le partite. L’assenza di Cinciarini si può rivelare un'arma a doppio taglio visto che tutti saranno chiamati a dare qualcosa in più. Cincia è un gran giocatore ma Bologna ha giocato tutta la stagione regolare senza di lui per cui la sua assenza non farà altro che ripristinare vecchi equilibri. Con giocatori abituati a spendere minuti sul parquet e responsabilizzati dalla necessità di sopperire all'assenza del compagno.

Un peso sulla sfida, così come è successo nel match di lunedì sera, potrà averlo il pubblico dell'Alma Arena.

Uno spettacolo che in vita mia ho visto solo una volta a Torino. Mi ero emozionato ma li ero a casa mia. Lunedì quando sono uscito nel finale mi sono messo a guardare il palazzo e mi è venuta la pelle d'oca. Abbiamo tutti la sensazione di avere una città alle spalle che ci spinge, te ne accorgi non soltanto al palazzo ma anche e soprattutto fuori.

E così, mentre a Bologna si affittano tensostrutture in vista del derby bolognese nella finale promozione, Trieste continua a lavorare per guadagnarsi il passaggio del turno.

Ho sempre ammirato la Fortitudo, una società che per storia, tradizione e tifoseria merita grande rispetto. Capisco che per loro l'idea di giocarsi la promozione in finale contro la Virtus sia romantica ma...ci saremmo anche noi. Di una cosa sono sicuro: per eliminarci e passare il turno dovranno fare tanta fatica.

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