L’Ufm a Campodarsego sogna lo scacco alla regina

Serie D, il turno infrasettimanale propone un testacoda tra neopromosse Il tecnico Zanuttig: «Vogliamo dare continuità ai nostri ultimi risultati positivi»
Di Matteo Marega
Bonaventura Monfalcone-06.02.2016 Calcio Ufm monfalcone-Abano-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-06.02.2016 Calcio Ufm monfalcone-Abano-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE. Due neopromosse a confronto, ma chi lo direbbe? Campodarsego in vetta con "qualcosa" come 60 punti incamerati in venticinque tornate, addirittura meglio del Venezia. Ufm che arranca a quota 23 appena al di sopra del penultimo posto.

A guardare la classifica il confronto non regge affatto. Ma il calcio non è una scienza esatta, ci sta l'arcano, l'imponderabile, la prestazione perfetta che sovverte ogni pronostico della vigilia: a questo possono appigliarsi - a ragion veduta - i monfalconesi che hanno l'obbligo morale di non partire battuti ricordando la trasferta di Venezia, cancellandone però gli attimi finali. L'Ufm avrebbe dovuto giocarla più in là, sabato era emersa la possibilità di un rinvio e forse sarebbe stato meglio così perché tre gare in una settimana possono comportare qualche problema supplementare: «Il turno infrasettimanale crea grattacapi anche in Serie A, figuriamoci tra i dilettanti. Giocare ogni tre giorni aumenta a dismisura il rischio infortuni - la spiegazione del tecnico biancazzurro Andrea Zanuttig - e una squadra come la nostra in questo momento specifico ha bisogno di essere al top a livello di uomini e di energie. Prendiamola con filosofia, in questa trasferta potrò far riposare Mattielig perchè viene da sei gare di fila dopo un periodo abbastanza lungo di inattività: l'avrei tenuto fuori con ogni probabilità anche se non avesse avuto da scontare il turno di squalifica. Questa sfida è facile e allo stesso tempo difficilissima da affrontare: da una parte lo stato emotivo dei ragazzi sarà al massimo perché avranno di fronte la battistrada, dall'altra la forza dei veneti non si discute tanto che hanno anche aggiunto un paio di pezzi pregiati (Zanuttig si riferisce all'ex Triestina Kabine e all'ex Bassano Zecchin, ndr) nella loro intelaiatura. Possiamo, anzi, dobbiamo dire la nostra per dare ulteriore continuità ai recenti risultati».

Ancora terapie per Contento che non è tra i convocati, Ciroi a difendere i pali con la solita linea difensiva a quattro nella quale rientra Fernandez dalla squalifica sul lato mancino: se in attacco non si può prescindere dal duo Zubin-Godeas (anche perchè Bertoni si è beccato due turni di stop forzato), sarà l'apparato centrale quello da rivedere nella maniera più corretta. Tutti gli indizi portano ad un asse centrale formato da Bertoia e uno tra Zetto o Antonino Catania, vent'anni compiuti proprio ieri. «Per capacità nelle coperture e mentalità acquisita di recente la retroguardia mi offre ampie garanzie. Quello che vorrei rivedere in campo - Zanuttig batte come un martello sui tasti prediletti - è la compattezza di squadra, le linee strette e l'aggressività in mezzo al campo per togliere idee agli avversari e ripartire».

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