L’Unione contro il Trissino vuole riconquistare il Rocco

TRIESTE. A dirlo, sembrerà un po’ paradossale, ma oggi la Triestina è chiamata a sfatare il tabù del Rocco. Eppure è proprio così perché l’Unione, pur avendo disputato una discreta seconda parte del girone di andata che l’ha portata in zone più sicure della classifica, deve molto del suo bottino alle partite in trasferta, mentre in casa non vince dal 3 novembre (vittoria sul San Paolo) e ha sempre dimostrato di fare una certa difficoltà. Non solo, ma negli ultimi quattro incontri casalinghi ha ottenuto appena 4 punti, segno che adesso è ora di cambiare marcia anche sul terreno amico. Anche perché stavolta di fronte non ci sarà il Marano o il Pordenone, ovvero le reginette del torneo, ma il ben più modesto Trissino Valdagno, squadra discreta ma che naviga tre punti sotto l’Unione. Una compagine con un buon reparto offensivo (ha segnato 21 gol, quattro in più della Triestina), ma con una difesa non così impermeabile, e soprattutto dal rendimento molto altalenante. E comunque capace di alcuni colpi di coda pregevoli, come la vittoria sul campo della Sacilese. In ogni caso oggi (inizio ore 14.30, arbitra Guddo di Palermo) gli alabardati saranno chiamati a ottenere i tre punti e a fare la partita, cosa che non sempre è riuscita in passato quando le avversarie si sono presentate a Trieste piuttosto chiuse. Pertanto, oltre all’agonismo e alla tradizionale aggressività ormai iniettate da Rossitto, servirà anche fantasia e un maggior brio offensivo. Da oggi a disposizione del tecnico ci sarà un nuovo giocatore, l’appena tesserato Marco Burato, centrocampista classe 1993, fino allo scorso anno nella Primavera del Chievo e autore recentemente di una breve esperienza (4 presenze e un gol) proprio nel Trissino Valdagno: è già tra i convocati, ma partirà dalla panchina avendo disputato appena un paio di allenamenti con gli alabardati. Rossitto comunque si affiderà ancora all’ormai collaudato 4-3-3: davanti A Del Mestre ci sarà la coppia centrale Pimazzoni-Luca Piscopo, mentre Frangu dovrebbe essere confermato a sinistra con Ferrara a destra. A centrocampo bisogna fare i conti con due assenze pesanti, quelle degli squalificati Nakim e Cadorin. Toccherà al rientrante Wagner dirigere le danze assieme a Zetto e molto probabilmente a De Bona, quarto under in campo. Davanti conferma per il trio di senatori Godeas-Sessolo-Monti, ma visto che di scorta c’è il solo Bertoni, è stato convocato anche l’attaccante della Juniores Pividori. Unica possibile alternativa, un inserimento in attacco proprio di Bertoni, scelta che aprirebbe a centrocampo uno spazio per Stentardo al posto di De Bona, ma sembra un’eventualità remota. Altro aspetto fondamentale, la testa: come già fatto col Giorgione, gli alabardati dovranno essere capaci di tenere fuori dal terreno di gioco i pensieri sulle incerte vicende societarie.
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