L’Unione va a caccia del colpo contro il deluso Altovicentino

TRIESTE. Un girone fa, dopo quell'esaltante vittoria al Rocco sull'Altovicentino per 3-2, la Triestina volava in testa alla classifica e metteva in ginocchio quella che, alla vigilia del campionato, sembrava la favorita del torneo. La squadra del patron Dalle Rive ha poi deluso le aspettative e si è via via adagiata in un campionato mediocre e anonimo di metà classifica. La Triestina, invece, nonostante l'ottimo rendimento ha purtroppo trovato sulla sua strada un Mestre formato monstre, che ha preso decisamente la fuga. Con queste premesse, l'Unione che soprattutto in trasferta sta tenendo un passo praticamente perfetto, parte favorita oggi a Valdagno (inizio ore 14.30, arbitra Castorina di Acireale). Ma attenzione, guai a sottovalutare la squadra di Pagan, che sarà parecchio diversa rispetto a quella dell'andata: dopo tanti problemi e le ambizioni riposte ormai nel cassetto, la squadra veneta ha subito numerose modifiche e i nuovi arrivati avranno quantomeno un'altra marcia sul piano delle motivazioni. E poi va riconosciuto che restano alcune individualità importanti, su tutte quella del bomber Trinchieri. Fatto sta che dalla ripresa di gennaio l'Altovicentino sembra aver serrato le file in difesa, ma si è anche scoperto incredibilmente sterile: nelle quattro giornate del girone di ritorno, i veneti hanno realizzato una sola rete ma ne hanno anche subita appena una. Insomma, visto l'andazzo, per gli alabardati c'è il rischio di restare impantanati a lungo sullo 0-0. La squadra di Andreucci però ha dimostrato in trasferta di trovare quasi sempre le chiavi per scardinare le difese avversarie. E poi c'è da sfruttare il momento no del Campodarsego per rinsaldare ulteriormente il secondo posto ed essere comunque pronti nel caso il Mestre cominci a rallentare. La Triestina tra l'altro si presenta a Valdagno con una novità importante, quella di Fabio Meduri, centrocampista di 25 anni con già tanta esperienza in Lega Pro (131 presenze), giocatore di qualità chiamato innanzitutto a sopperire all'assenza dell'infortunato Cecchi, ma comunque rinforzo importante anche in prospettiva. La sua condizione fisica sembra già discreta: forse oggi a Valdagno partirà dalla panchina, ma si è allenato con la squadra tutta la settimana e un suo inserimento fin dall'inizio non sarebbe neanche una sorpresa. Anche perchè Andreucci deve fare i conti con un'altra assenza a centrocampo, quella dello squalificato Celestri, che gli complica tra l'altro la gestione degli under. Detto che in difesa non si scappa da Leonarduzzi-Aquaro al centro, Bajic (o Crosato) a destra e Pizzul a sinistra, tirando le somme il tecnico per sostituire Celestri ha due opzioni a disposizione: Carraro o Turea. Ovviamente nel 4-2-3-1 il primo si posizionerebbe nella zona centrale e darebbe il via libera a Banegas esterno, mentre il moldavo si schiererebbe in fascia a destra con l'utilizzo di un altro over a centrocampo oltre a Frulla (Di Dionisio o lo stesso Meduri). A meno di ritornare al modulo di prima, il 4-3-1-2, che permetterebbe invece di far coesistere Turea e Banegas (quest'ultimo da trequartista). A completare il tutto Corteggiano, França e uno fra Dos Santos e Serafini. Insomma molte incertezze sulla formazione, ma una sola certezza: quella di dover uscire da Valdagno con i tre punti.
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