L’Usg si è sbloccata ma coach Bosini non si accontenta

Basket serie C Silver, la vittoria casalinga con il Bor ha permesso di cancellare l’inquietante “0” in classifica
Di Marco Bisiach
ANTEPRIMA Codroipo 14 Novembre 2010. BASKET BLUENERGY CODROIPO-GALETTI LATISANA. Telefoto Copyright / Foto Agency Anteprima
ANTEPRIMA Codroipo 14 Novembre 2010. BASKET BLUENERGY CODROIPO-GALETTI LATISANA. Telefoto Copyright / Foto Agency Anteprima

GORIZIA. L'Us Goriziana si sblocca, torna a sorridere ma non si accontenta. I goriziani hanno cancellato lo "0" in classifica che pesava come un macigno sulle spalle con la netta vittoria per 80-61 al PalaBrumatti contro il Bor, nella terza giornata del campionato di basket di Serie C Silver, e hanno così iniziato quella risalita che aveva chiesto a gran voce il presidente Roberto Rosso alla vigilia.

Questo, però, è solo il primo passo, perché i due punti contro i triestini erano praticamente obbligati, a fronte di una differenza di valori evidente. L'Usg ha solo fatto il suo "dovere", e di questo è ben consapevole il tecnico goriziano. «Il risultato è buono e ce lo teniamo stretto - dice coach Paolo Bosini -, ma dobbiamo anche essere onesti e dire che per il tipo di formazione che siamo e per le ambizioni che abbiamo in questa stagione sarebbe stato imperdonabile non vincere questa partita in casa con il Bor. Abbiamo centrato il nostro obiettivo, e questo successo sarà sicuramente importante per il morale, perché ci toglierà un po' di pressione e migliora la nostra classifica. Detto questo, dobbiamo crescere ancora moltissimo».

La partita non è stata quasi mai in discussione. La Goriziana ha vinto il primo quarto di tre punti (22-19), poi ha preso via via consapevolezza ed è scappata con un vantaggio in doppia cifra a metà gara (47-34), controllando a quel punto la situazione in discesa. Tra i singoli, bene la coppia Zigon-Medizza, con 26 punti per il primo e 25 per il secondo.

«Però io non sono ancora soddisfatto di quel che ho visto - spiega ancora Bosini -, perché siamo ancora piuttosto indietro rispetto a quella che è la mia idea di pallacanestro. Forse i ragazzi sono un po' troppo abituati a giocare individualmente, sfruttando le loro qualità che sono molto buone, ma io sono convinto che alla lunga i risultati si possono ottenere solo giocando di squadra. E spero dunque di riuscire a portare il gruppo a giocare in modo il più armonico possibile». Secondo Bosini Laezza e compagni devono far girare il pallone con più tranquillità, e trovare di volta in volta le soluzioni migliori per andare a canestro, senza frenesia. «Adesso guardiamo avanti - conclude il coach -, e guai a rilassarsi in vista della trasferta con il Don Bosco, altra gara da vincere a tutti i costi. Poi, contro Latisana, capiremo davvero chi siamo».

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