Maracchi ha scelto: riparte dal Feralpi Salò

Il giocatore triestino rimane in LegaPro dopo la sfortunata esperienza con la maglia del Pordenone

TRIESTE. Ancora un passo avanti per Federico Maracchi, il giocatore triestino sempre più integrato nel mondo del professionismo con la firma del contratto che lo lega al Feralpi Salò fino all’estate del 2017

«E’ successo all’improvviso – racconta Maracchi – perché mi hanno contattato la scorsa settimana: diciamo che ci ho pensato e ho deciso in due giorni, tanto che domenica ero a Brescia per le visite mediche e in serata ho firmato il contratto. Per la prima volta è un biennale: si vede che l’età avanza, insomma…»

Classe ’88, Federico finora non era andato oltre il Veneto: “scaricato” dalla Triestina nel 2008 che non volle contrattualizzarlo dopo l’esordio in B, ripartì dai dilettanti con il San Giovanni e il Muggia per salire in D con la Manzanese e il Tamai, dove si mise in luce con dieci reti all’attivo. Poi, il Treviso e quindi due anni al Venezia, campionati conditi da brillanti promozioni e l’anno scorso a Pordenone.

«Che magone a pensarci – dice Federico –, perché eravamo a un passo dal miracolo, rimediando a una prima parte di campionato disastrosa. Alla fine abbiamo pagato la stanchezza. Peccato davvero perché quella neroverde è una gran bella società, con le carte in regola».

Nemmeno il tempo di firmare il nuoco contratto che è iniziato il ritiro a Mezzana-Marilleva in Val di Sole, dove i “Leoni del Garda” si fermeranno fino a fine mese, con in programma due amichevoli di lusso, contro Napoli e Trapani. «Ho già partecipato a diversi allenamenti agli ordini dell’allenatore Michele Serena – racconta Federico – ed è importante iniziare bene; conosco diversi giocatori per averci giocato contro: fisicamente sono a posto e, chi mi conosce, sa che non smetto mai di allenarmi».

Vacanze già dimenticate quindi. «Quest’anno, veramente, non ci ho nemmeno pensato – racconta Maracchi – perché, siccome ormai ho una certa età, volevo metter su casa. L’offerta del Feralpi cambia un po’ la vita: mi allontano da casa ma, fortunatamente, non tanto ed è una decisione che ho condiviso con la mia fidanzata. In un paio d’ore, nel giorno libero, posso rientrare a Trieste: gli amici spingono perché trovi casa sul Garda per poi venire tutti a trovarmi e fare un po’ di windsurf e, perché no, andare a divertirsi a Gardaland. Per ora, però, niente da fare. Il calcio vuole i sacrifici e, personalmente, il mio obiettivo resta quella serie B, appena, appena assaggiata in alabardato».

Un sogno che potrebbe realizzarsi in riva al Garda, magari con la nuova maglia verdeazzurra.

Guerrino Bernardis

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