Maracchi promosso: «Anche a Treviso senza stipendi»

Il triestino ex San Giovanni domenica è salito con il team veneto in Prima divisione

TRIESTE. In quest’annata di desolazione calcistica per Trieste, almeno qualcuno riesce a festeggiare qualcosa: è Federico Maracchi che, domenica scorsa a Montichiari, ha tagliato con il Treviso il traguardo della promozione in Lega Pro Prima Divisione.

«E’ stato quasi un miracolo – racconta Federico – perché, dopo esser stati in vantaggio di due reti il Montichiari, che giocava per non retrocedere, ci aveva raggiunto. Il gol della vittoria è arrivato a tempo scaduto ed abbiamo mantenuto il primo posto».

La storia calcistica di Federico, tanto per cambiare, è passata dalla Triestina che non l’ha ritenuto all’altezza, rispedendolo alla società d’origine, il San Giovanni: con molto impegno si è allenato anche d’estate e, dopo la stagione nel Nazionale dilettanti con il Tamai di Birtig, ha fatto il salto tra i professionisti.

«Stagione da incorniciare – racconta – perché, a parte un paio di partite all’inizio in cui ero squalificato, ho sempre giocato e mi son tolto anche qualche soddisfazione in zona gol. Una promozione indimenticabile, con i tifosi che ci hanno atteso a Treviso nella notte a far festa sotto un acquazzone altrettanto indimenticabile». Il calcio di terza serie però nasconde sempre più spesso insidie.

«L’annata non è stata tutta rose e fiori – ammette Federico – perché la società ha avuto diversi problemi: ad un certo punto sembrava che ci fosse una cordata guidata dall’ex allenatore Materazzi che voleva rilevarla e saldare le pendenze con i giocatori, invece, dopo le promesse, sono tutti spariti. Ho dovuto trovarmi casa, pagarla e vivere a mie spese e gli stipendi non sono proprio regolari: se mi passate la battuta, un po’ come essere nella Triestina… anche se la nostra storia si è conclusa con la promozione».

Ma gli impegni non sono ancora finiti perché Maracchi sarà in campo anche nelle due prossime domeniche per affrontare il Perugia, che ha vinto l’altro girone, per la Supercoppa di categoria.

Guerrino Bernardis

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