Mascheroni, un tifoso diviso tra Triestina e Vicenza

Per l’ex libero è una sorta di derby del cuore avendo militato a lungo in entrambe le squadre. «Mi auguro di vederle presto in una categoria superiore»
TRIESTE. Sei stagioni giocate con la Triestina dal 1978 al 1984, iniziate con la delusione dello spareggio di Vicenza con il Parma, ma poi coronate con la storica promozione in serie B del 1983 nell’Unione di De Falco e Ascagni. Poi altre cinque stagioni con la maglia del Vicenza, sempre tra B e C1. Con una carriera vissuta quasi integralmente tra Unione e Lanerossi, è ovvio che per Giuseppe Mascheroni, classe 1954, il ritorno dopo sette anni del derby non può passare inosservato. «Mi fa davvero piacere che finalmente ritorni questa sfida - dice Mascheroni – quest’estate sapevo che per il ripescaggio della Triestina c’erano buone possibilità, il Vicenza invece è retrocesso dalla B e così le due rivali si ritrovano. Si tratta di due grandi società e come al solito, quando si affrontano queste due squadre, ci saranno cornate, sono stati sempre derby combattuti. Anche se quando ero a Trieste, mi ricordo che la rivalità più sentita era quella con il Padova». A Trieste Mascheroni è sempre rimasto legato, qui è nata anche sua figlia e da lontano, in provincia di Pavia dove vive, segue sempre le sorti dell’Unione. Quest’estate, chiamato dalla Curva Furlan, è tornato in città per partecipare alla festa Grido Libero a Domio. Ma segue con affetto anche il Vicenza, con il quale ha vissuto altre stagioni importanti: «La verità è che ce le ho tutte due nel cuore – racconta - sono affezionatissimo a entrambe e di soddisfazioni ne ho avute tantissime. Per me sono alla pari, ma forse un pelino di sentimenti in più li sento per Trieste, sia perché ci è nata mia figlia, ma anche perché è un posto bellissimo e in fondo rispetto a Vicenza ci sono stato un anno in più. Sei stagioni sono tante, sono arrivato a Trieste che ero un ragazzino di 24 anni, sono venuto via che ero un uomo di 30». Ovviamente, quando indossava la maglia del Lanerossi, gli è spesso capitato di giocare contro quella Triestina di cui in precedenza era stato una bandiera. Ed erano sempre sensazioni strane: «Mi ricordo che quando ero nel Vicenza e incontravo gli alabardati, ero davvero emozionatissimo. E se non succedeva era meglio, avevo davvero il groppo in gola in queste occasioni». E poi c’è il presente. Già, perché Mascheroni legge, guarda e si informa costantemente sulle vicissitudini delle due squadre. «Seguo tutto anche perché la serie C ha una buona visibilità. Io penso che la Triestina abbia un grandissimo allenatore, Sannino lo conosco e l’ho incontrato parecchie volte. Su quello del Vicenza non posso dire niente perché non lo conosco. Per quanto riguarda le squadre, sulla carta a nomi il Vicenza sembra più forte, ma i nomi sul campo non contano. Comunque credo che per quest’anno la Triestina non abbia obiettivi di risalita, in ogni caso auguro a entrambe di arrivare al più presto possibile in serie B, così il derby potrà ripetersi in una categoria superiore».


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