Milan e Juve di fronte: ecco il trofeo Berlusconi

Allegri carica i rossoneri: «Siamo da primi tre posti in campionato». E intanto aspetta un attaccante

MILANO. Se l’anno scorso di questi tempi il Milan sognava lo scudetto e Fabregas per sostituire Pirlo, Massimiliano Allegri non si fa illusioni ora che restano 13 giorni per mettere una pezza al vuoto lasciato da Ibrahimovic e Thiago Silva. L’allenatore rossonero alla vigilia del Trofeo Berlusconi, ultimo test pre-campionato con la Juventus in programma questa sera alle 21 (diretta tv su Canale 5), assicura di adeguarsi convinto alle scelte societarie di austerity, ma aspetta un nuovo attaccante, manda avvertimenti a Cassano e pone come obiettivo la qualificazione alla prossima Champions League.

Il livornese si avvicina al campionato più sereno di alcuni colleghi come l’allenatore del Napoli Walter Mazzarri, ancora irato per la Supercoppa («Per fortuna mi sono addormentato a fine primo tempo») e lo juventino Antonio Conte, squalificato per 10 mesi. «Anch’io anni fa fui squalificato 4 mesi perché dopo l’esonero di Galeone allenai l’Udinese (aveva già guidato il Grosseto in quella stagione, ndr). Sicuramente - taglia corto Allegri - è una situazione strana ma di più non posso dire». Rispetto ai due colleghi, Allegri ha però ottenuto ben pochi rinforzi. «Come ha detto il presidente Berlusconi a fine luglio, nel momento economico di Italia ed Europa, è difficile investire nel calcio e c’è il Fair Play finanziario: ora è impensabile comprare dei campioni», è la premessa del livornese, che ha perso vari senatori, Ibrahimovic, Thiago Silva, e visto arrivare Montolivo, Constant, Acerbi, Zapata e Traorè.

L’allenatore dunque sfoggia realismo, anche di fronte alle grandi manovre juventine (46 milioni di euro spesi contro i 5 del Milan). «La Juve è nettamente favorita, più di quanto fossimo noi l’anno scorso. È un gradino avanti rispetto a Inter, Roma, Napoli e Milan - ragiona Allegri -. Noi siamo una buona squadra che con qualche giovane, i reduci dell’anno scorso e qualche novità deve lottare in campionato per i primi tre posti».

Allegri punta su Pato («Mi aspetto grandi cose»), ma conta di «prendere un attaccante a basso costo negli ultimi giorni di mercato». Archiviato Kakà, c’è pessimismo sull’arrivo di Matri: «La Juventus non lo darà via, ha segnato i gol decisivi per lo scudetto». Si pensa al danese Bendtner («Un buon giocatore») e soprattutto a Borriello.

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