Milan, Galliani “convoca” Berlusconi

MILANO. Da tempo in cerca della svolta, per il Milan una vittoria a Napoli sarebbe certamente stata più salutare del pareggio in rimonta strappato sabato sera. A Milanello, però, sembra che qualcosa sia cambiato dopo la visita del presidente Silvio Berlusconi, che venerdì ha catechizzato allenatore e giocatori, seminando per quasi cinque ore “suggerimenti” tecnici, tattici, comportamentali nonchè estetici a chi eccedeva con creste e brillanti alle orecchie.
La piccola metamorfosi si è vista nel secondo tempo del San Paolo, in cui i rossoneri hanno tirato fuori energie e personalità raddrizzando la partita dopo i primi pessimi 45’ e i due pasticci di Abbiati.
Differenze importanti le sta verificando Allegri anche negli allenamenti, più intensi rispetto agli ultimi tempi. A Galliani non dispiacerebbe che la presenza di Berlusconi a Milanello tornasse a essere assidua come anni fa, prima che si impegnasse in politica. O almeno che il presidente concedesse il bis sabato, visto che domenica c’è la sfida con la Juventus.
«Subito dopo la sfida di Napoli l’ho pregato di venire - ha ammesso Galliani - speriamo che ce la faccia, se il presidente riuscisse a cancellare i suoi impegni nei giorni di vigilia delle partite credo che servirebbe tanto».
Intanto, domani c’è la trasferta di Champions League a Bruxelles contro l’Anderlecht, penultimo impegno di un girone in cui il Malaga è già qualificato e il Milan è secondo con 5 punti, uno più dei belgi e due più dello Zenit San Pietroburgo, ultimo avversario il 4 dicembre: il Milan è qualificato se vince e lo Zenit pareggia con il Malaga.
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