Milan, sfuma Kakà Galliani: «Tutta colpa delle tasse italiane»

MILANO. Kakà era pronto a ridurre il proprio ingaggio per tornare al Milan, ma il Real Madrid non ha accettato di cederlo in prestito. «Ci sono state complicanze decisive, la trattativa è saltata un’ora fa - ha annunciato Adriano Galliani poco dopo le 19 - Kakà ha fatto tutti gli sforzi possibili e immaginabili, ma i problemi di fiscalità sono insormontabili e il Real ha stoppato la trattativa». «Bisogna domandarsi se è normale che in un Paese si paghi il 24% (di tasse, ndr) e in un altro il 47-48%», ha aggiunto arrivando alla presentazione dell’album Panini Galliani, che in questi giorni ha invano cercato una soluzione che potesse soddisfare le esigenze rossonere e quelle del Real. Florentino Perez e i soci del club madrileno non hanno però ritenuto opportuno prestare gratis (per 18 o 30 mesi) un giocatore pagato al Milan 67 milioni di euro nell’estate 2009, con il rischio di dovergli pagare l’ultimo anno del contratto in scadenza nel 2015 senza godere del regime fiscale agevolato, di cui Kakà godrà fino al 2014. Nei panni di mediatore, l’agente Fifa Ernesto Bronzetti dovrebbe volare ugualmente in Spagna per verificare se esistono margini per riaprire una trattativa nata non solo su basi tecniche, con la benedizione del presidente Silvio Berlusconi, tenuto informato mentre ultimava la definizione delle liste del Pdl per le elezioni. Se il Real Madrid non cambierà idea i «15 mila orfani di Kakà» stimati da Galliani resteranno tali, mentre è probabile che il Milan cercherà altri rinforzi sul mercato. Lo stesso ad rossonero un paio d’ore prima si era detto pronto a fiondarsi a Manchester se il City abbasserà le pretese per Mario Balotelli. I 37 milioni di euro chiesti dal City sono troppi per il Milan, ma tutto può cambiare, soprattutto se entro fine gennaio sarà ceduto uno fra Boateng e Robinho. E infatti Mino Raiola, agente di Balotelli lascia il solito spiraglio aperto: «Al momento ci sono zero possibilità che Mario si muova, il 31 gennaio chissà». Il Milan ha bisogno di sfoltire la rosa e Mesbah potrebbe interessare alla Roma per la fascia sinistra. Quella rossonera, invece, è sempre più di Kevin Constant. Allegri ha avuto una buona intuizione arretrando in difesa il francese naturalizzato guineano, che con sempre maggior personalità macina chilometri piazzando cross dal fondo in area. Esattamente quello che serve a un Milan che per metà stagione si è affidato quasi esclusivamente all’estro di Stephan El Shaarawy. L’attaccante ha segnato solo un gol nelle ultime cinque partite, ma corsa, idee e applicazioni non sono mai mancate. Lo sa bene Allegri, che nelle ultime 9 giornate ha viaggiato alla media di 2.4 punti a partita, e «nelle ultime 13 il Milan ha fatto più punti di tutti», ha notato Galliani, che si consola così dopo aver visto sfumare il sogno Kakà.
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