Milito scuce al Milan il tricolore dalla maglia Il derby va all’Inter

MILANO. L’Inter cerca fino all’ultimo di scucire lo scudetto dalle maglie dei cugini del Milan. E ci riesce, nonostante un arbitraggio approssimativo, che assegna ai rossoneri un rigore inesistente che compensa il gol messo a segno da Milito e non concede ai nerazzurri un altro gol, quello su colpo di testa di Cambiasso, che sembrava entrato ben prima dell’intervento di Abbiati.
Le motivazioni nella gara, del resto, non mancavano di certo. I nerazzurri dovevano dimostrare sul campo di credere ancora nella possibilità di centrare quel terzo posto che vale l’accesso ai preliminari della Champions. Il Milan, semplicemente, non doveva perdere terreno rispetto alla Juventus, che dopo una manciata di minuti era già in vantaggio a Trieste col Cagliari, incrementando un divario in classifica che, a una giornata dalla fine, poteva rivelarsi insormontabile.
La squadra di Stramaccioni è partita alla grande, trovando al 15’ un gol importante. Punizione di Sneijder dalla trequarti: cross sul palo lontano per Samuel che fa sponda al centro, 4 metri, destro a colpo sicuro di Milito e rete. Il Milan accusa il colpo, tanto che poco dopo un tap-in di Lucio porterebbe i nerazzurri sul 2 a 0 se non fosse evidenziato un fuori gioco di Lucio abbastanza improbabile.
L’Inter, ai punti, stravince il primo tempo ma deve cedere a una vera invenzione di Rizzoli che vede in un’uscita di Julio Cesar, che prende nettamente il pallone, un fallo da rigore che grida vendetta al cielo. Ibrahimovic dimentica i trascorsi nerazzurri , segna e festeggia. E si ripete all’inizio del secondo tempo, quando si inserisce con una percussione in area e batte con un diagonale il portiere dell’Inter. Tutto fatto? No, perchè Rizzoli non può far finta di niente su un fallo commesso in area del Milan da Abate, che già aveva commesso un errore determinante nel derby del’andata, ed è obbligato a concedere a Milito il rigore trasformato in un eclatante 2 a 2. Ma la partita non ha ancora finito le sue emozioni. I rossoneri vengono traditi da un tocco galeotto di mano in area commesso da uno dei difensori più affidabili, Nesta. Ancora Milito spara dal dischetto una bomba sotto l’incrocio ed è 3 a 2.
Maicon, col Milan in stato confusionale, mette il sigillo al dfefinitivo 4 a 2 con una bomba da lontano che lascia Amelia basito. Ed è Juve-scudetto, il Milan dovrà attendere.
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