Millo, il tutor sportivo di Roiano Gretta «Ai bambini serve tornare a giocare»

È anche preparatore dei tennisti della san marco 
F.c.

TRIESTE

La corsa, la tenuta atletica, la voglia di divulgare la cultura del “corpore sano” tra la scuola e il calcio dilettantistico. Nicolò Millo, esterno classe 1994 del Chiarbola Ponziana, non ha mai avuto dubbi in proposito e ha saputo fare dello sport il suo viatico, la sua professione, cesellata prima dalla laurea triennale in Scienze Motorie a Gemona e poi dalla Magistrale in Scienze dello Sport all’Università di Udine.

In campo è il classico corridore, colui che macina chilometri e fa valere i polmoni. Fuori dal rettangolo di gioco il copione non cambia poi molto, si struttura solo in chiave didattica e il cursore del presidente Roberto Nordici indossa i panni da insegnante di educazione motoria, anzi, di “Tutor Sportivo”, come recita il suo contratto che lega alle classi della scuola primaria dell’Istituto “Roiano Gretta”, la sede dove cura da vicino due progetti distinti sostenuti dalla Regione Fvg e dal Coni regionale. I percorsi in questione sono denominati “In 3 S” e “Attiva Kids – Sport e Salute”.

Nel primo sono coinvolte le classi dalla prima alla terza; il secondo progetto racchiude invece gli alunni della quarta e quinta: «Con i bambini delle prime tre classi puntiamo a privilegiare l’aspetto prettamente ludico – sottolinea Nicolò Millo – con le ultime due proviamo invece tracciare le prime componenti sportive. In entrambi i casi io sono chiamato a implementare l’aspetto motorio supportando l’insegnante titolare della scuola».

Una vita da movimento costante quella di Nicolò Millo, professore di una materia che non richiede cattedra o lavagna ma spazi, tempi, strutture e magari sperimentazione. A scuola le ore settimanali sono 22 in cinque giornate lavorative e una volta fuori dalla palestra, ecco l’incarico da preparatore atletico della sezione tennis della Polisportiva San Marco.

E poi naturalmente il calcio, con almeno sedute alla settimana, oltre l’impegno della domenica: «Da insegnante e cultore il consiglio che do ai più giovani è di provare diverse esperienze – afferma sicuro il docente – c’è tempo per focalizzarsi poi su uno sport. Io stesso ho praticato nuoto, vela, tennis e sci. La situazione nel calcio? Si cerca maggiormente il risultato, almeno a livello dilettantistico. Certi aspetti venivano trascurati anche se ora la preparazione atletica sta migliorando».

Già, e se qualcuno in campo batte la fiacca? «Naturalmente lo bacchetto...». Chiosa scherzando (ma non troppo) il professor Millo. —



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