Minivolley, a Trieste un momento di difficoltà

TRIESTE Inizia in salita affannosa e con una gestazione tra mille difficoltà la stagione del minivolley cittadino. Il maggiore ostacolo è la ricerca di finanziamenti per tutelare e permettere l'organizzazione dell'evento.
«Cerchiamo uno sponsor, come ogni anno, - ha illustrato il presidente della Fipav provinciale di Trieste Walter Rusich - per sostenere la spesa dei 4800 euro necessari come canone d'affitto del Palasport Atleti Azzurri di via Calvola. Ogni anno diventa sempre più dura reperire i fondi necessari, e questo non è il mio solito pianto - ha ribadito la guida locale della pallavolo -, bensì un problema reale. Quest'anno è davvero dura, ci saranno da superare ostacoli notevoli e non sono parole di circostanza. Penso che ognuna delle società abbia delle conoscenze, amicizie o una cerchia di supporters per raccogliere qualche sponsor e trovare dei contributi monetari. Altrimenti alle realtà che partecipano ai tornei di mini-pallavolo dovremo chiedere almeno 100 euro di contributo (che provengono dal conteggio di 15 euro a torneo e piazza Unità nel finale, ndr)».
Inoltre in questa edizione mancheranno almeno tre delle persone che normalmente aiutano la domenica e sono riconosciute come "colonne" dei volontari dell'organizzazione: anche sotto questo aspetto Rusich solleva una richiesta di collaborazione e si pone alla ricerca di nuovi aiutanti e "manodopera umana" per l'appuntamento mensile con i Piccoli Campioni.
Sono già state definite comunque le date di svolgimento della kermesse in questa stagione e prenotato l'uso del palasport per le domeniche in questione: 13 novembre - 18 dicembre - 15 gennaio - 19 febbraio - 19 marzo, e 19 aprile, queste le giornate delle sei tappe. Mentre è ancora da definire la data per la chiusura internazionale in Piazza Unità d'Italia (tra fine maggio e primi giorni di giugno, sembra il lasso di tempo più indicato).
Lo stesso Rusich è tornato anche sullo scottante tema-palestre: «Oltre alle richieste e alle aspettative di tutti, a complicare la situazione ci si è messa la cronica mancanza di impianti sportivi, la perdita di almeno tre palestre e difficoltà con altre, e le mille vessazioni ed ostacoli contro le asd. E il timore è che per molte delle società la pazienza e la sopportazione stiano per finire». (a.t)
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