Miracolo Sandokan quarto con allegria

Vasco Vascotto su Aniene, così Davide ha battuto Golia
Di Giuliano Riccio
Silvano Trieste 14/10/2012 44a Barcolana
Silvano Trieste 14/10/2012 44a Barcolana

TRIESTE. Vasco Vascotto, ribattezzato “Sandokan” dal solito indomito Stefano Spanghero pronto ad omaggiarlo con una serenata con tanto di chitarra appena arrivato in banchina (a Stefano come sempre la verve e l’allegria non mancano), alla vigilia aveva parlato chiaro: puntava a divertirsi e cosi è stato.

Il velista triestino ha dato spettacolo, giocando a Davide contro Golia, mettendoci un pizzico del suo per animare una scena che per l'assenza del vento sembrava trascinarsi. L'essenza del Vasco verrebbe da dire, ovvero quella di un velista straordinario capace di esaltarsi e esaltare con pochissimo come fanno tutti i grandi campioni.

Il golfo di Trieste è casa sua pertanto nonostante la prudenza ed i mezzi tecnici limitati del progetto Aniene Vascotto ha lavorato di fino, guadagnando in maniera intelligente, per molti versi sorprendente, un ottimo quarto posto assoluto.

Non avrà vinto il duello decisivo, ovviamente per inferiorità tecnica (la sua imbarcazione in fondo è un tp52) ma ha vinto, a detta di tutti gli addetti ai lavori, la battaglia della simpatia.

Sulle rive ad un certo punto erano in molti a tifare per Aniene ed il suo equipaggio, merito di una buona partenza e di una regata giocata da piccoli protagonisti compressi tra mostri di tecnologia quali Shining, il sorprendente Wild Joe e Maxi Jena stesso.

Il quarto posto permette al triestino di ergersi a portabandiera dello sport locale visto il sostegno dato alla Triestina e la costante attenzione rivolta al basket, coronando una stagione che lo ha visto centrare un clamoroso triplete velico (campione italiano, campione europeo e mondiale rc44).

Vascotto questo poco vento ha rovinato la vostra regata? Speravo che accorciassero il percorso per dare la possibilità a tutti di arrivare ma è stato bello arrivare comunque a Barcola e salutare chi ha creato questa manifestazione, ogni anno più bella e invidiata a Trieste da tutto il mondo. Per noi è stato un risultato particolarmente buono e vedere che i Maxi hanno dovuto coprirci è stata una soddisfazione immensa.

Anche il messaggio di solidarietà che avete deciso di portare va sottolineato.

Direi di sì, la lotta alla sclerosi multipla ha bisogno dell'appoggio di tutti, è qualcosa che tutti dovremmo sentirci di fare per far star meglio chi soffre.

I suoi armatori cosa hanno detto?

Che puntano a rifare la Barcolana per i prossimi vent'anni da quanto è bella. Per me che sono nato velisticamente in questo golfo è una grande soddisfazione.

E quel mini duello con Mitja Kosmina?

«Non parlerei di duello, li abbiamo lasciati passare perchè era inutile e rischioso provare a rivaleggiare. Sono molto felice per l'esito di questa regata: arrivare quarti con una barca così piccola non era certamente una è cosa facile».

In fondo eravate la metà di Wild Joe giunto terzo.

Esatto, anche loro sono una imbarcazione grande, di sessanta piedi con la counting kill, quindi tutta un'altra storia. Magari però il prossimo anno ci organizziamo meglio.

Insomma come promesso alla fine si è divertito?

Davvero tanto e in fondo era quello che volevo. Tutto l’anno sei in giro per il mondo a fare il tuo mestiere, qui a Trieste in Barcolana è davvero un’altra storia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo